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Bellinazzo: “Porte chiuse, un mancato introito di più 300 milioni”

Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore (credits: GETTY Images)

Marco Bellinazzo, giornalista de 'Il Sole 24 Ore', ha fornito la sua chiave di lettura sull'impatto economico del coronavirus nel mondo del calcio

Daniele Triolo

"NEWS SERIE A - Marco Bellinazzo, giornalista de 'Il Sole 24 Ore', ha fornito la sua chiave di lettura sull'impatto economico del coronavirus nel mondo del calcio. Queste le dichiarazioni di Bellinazzo:

"Sulla stima delle perdite per il calcio: “È difficile fare un calcolo preciso, perché i ricavi arrivano da diverse direzioni. Qualora si proseguisse con le porte chiuse verrebbero meno gli incassi dei botteghini, sono incassi che ammontano a più di 300 milioni di euro che verrebbero a mancare dalle casse del calcio”.

"Sul calcio che avrà bisogno di aiuto economico: “Si, si tende a pensare solo ai ricchissimi del calcio e non sembra possa essere un problema, ma la problematica esiste per tutte le persone che lavorano nel mondo del calcio, non solo per i calciatori. Per quanto riguarda la fonte d’entrata principale, che sono i diritti TV, per fortuna quelli dovrebbero rimanere tali però tutto il resto viene meno. C’è bisogno di andare incontro ai club e io ho proposto una soluzione. Innanzitutto c’è da dire che, visto il grande contributo che i club versano nelle casse dello stato, non conviene a nessuno che le squadre falliscano. Le tasse sulle sole scommesse calcistiche superano i 200 milioni all’anno, se una parte di questi soldi venissero destinati all’aiuto del sistema sarebbe una soluzione legittima che non sottrarrebbe niente alla società visto che sono generati dallo stesso sistema”.

"Sul danno di immagine alla Serie A per la situazione di Juventus-Inter: “È stato un danno che andava evitato, e non è solo un danno per le squadre e per la lega ma per l’Italia in generale. Andare a scontrarsi televisivamente in tanti paesi con gli stadi vuoti in uno stato di emergenza palese, avrebbe provocato danni ancora più ingenti di quelli che sono già presenti”.

"Sulle voci di una pressione della Juventus per salvare l'incasso della partita: “Ho intervistato Andrea Agnelli qualche tempo fa e la posizione di Agnelli era quella di dare la priorità alle decisioni del governo per la salvaguardia della salute pubblica. Bisogna valutare tutto in questo momento, la tardività della decisione ha creato una problematica. Questa situazione ha creato un grande problema per l’Inter che adesso non ha a disposizione nessuno spazio per recuperare le partite. Capisco lo sfogo di Zhang, perché la proposta di giocare il giorno dopo la fine dell’ordinanza era francamente non sostenibile, tutti sapevano che la situazione sarebbe peggiorata, detto questo ha usato dei toni non consoni”.

"Sulla riunione di parte dei club di Serie A: “Non capisco per quale motivo sia stata convocata a questo punto, questo appuntamento al CONI serviva solo un segno di un impegno del calcio italiano e bisognava prendere lì la decisione di giocare a porte chiuse. Così non si è deciso, lo ha fatto poi il governo, e l’immagine della Lega Calcio non ha tratto giovamenti alla propria immagine”.

"Su cosa resterà di questo campionato: “Oggettivamente il regolare andamento del campionato è stato alterato. Per questo motivo mi auguravo ci fosse una decisione della lega, all’unanimità, che legittimasse il nuovo calendario a porte chiuse in maniera tale che nessuno potesse recriminare a posteriori. Non facendo questo non usciremo mai dal giro delle recriminazioni e verrà ricordato come il campionato del Coronavirus vinto da qualcuno che ha fatto il furbo”. Ecco, intanto, cosa ha detto il tecnico del Liverpool, il tedesco Jürgen Klopp, in merito la situazione in Italia ed in Europa: guardate questo video!!!

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