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Abbiati: “E’ il momento giusto che Berlusconi lasci. Su Galliani…”

Abbiati, Milan, foto PianetaMilan.it

L'ex portiere del Milan, Christian Abbiati, ha parlato a 7Gold del momento dei rossoneri, del derby e del suo passato con la maglia milanista

Donato Bulfon

L'ex portiere del Milan, Christian Abbiati, ha parlato a 7Gold del momento dei rossoneri, del derby e del suo passato con la maglia milanista. Ecco le sue parole.

BERLUSCONI E GALLIANI - “Se penso al Milan senza Berlusconi e Galliani, è molto strano e lo dicevo anche di Braida, probabilmente è arrivato il momento giusto che la famiglia Berlusconi, dopo tutto quello che ha fatto per questa società e per tutto quello che hanno vinto, lasci. Galliani dice che andrà via, ma io finchè non vedo non credo, dentro di me rimane sempre una piccola speranza che lui possa rimanere ancora nel Milan. Anche lui ha partecipato con la famiglia Berlusconi, e anche con Ariedo Braida, alla costruzione di una grande società dove negli ultimi 25 anni ha vinto veramente tanto”.

DONNARUMMA – “ Credo che Gigio senta poco la responsabilità che gli si sta creando attorno perché è un ragazzo abbastanza freddo, ha un po’ il mio carattere. Sicuramente un po’ c’è perché calcare palcoscenici come San Siro non è facile. Ma sta facendo esperienza, è nel giro della Nazionale ed è già alla seconda convocazione e sta crescendo, poi ha delle qualità e delle doti straordinarie, può solo migliorare col tempo. La prima volta che l’ho visto si allenava con gli allievi e già la sua stazza era abbastanza evidente, poi le sue qualità le ho scoperte andandolo a vedere agli allenamenti e soprattutto dopo quando è arrivato in prima squadra. La sua dote migliore? La sua forza fisica ed il senso di posizione. Quello che mi piace di lui è che quando tirano da fuori area lui ti da sempre l’impressione che ci possa arrivare tranquillamente”.

MILAN-INTER – “Il Derby è Milano. Io sono di Milano e quando facevo il tunnel per andare a fare riscaldamento che entravi in campo e 80.000 persone ti guardavano la tensione saliva eccome. Poi nel derby per me non esistono mai squadre favorite. Il mio primo derby fu un 2-2 dove subii gol da Zanetti e Ronaldo, gol abbastanza nobili. Quell’anno vincemmo lo scudetto alla fine. L'Inter di oggi? Il cambio di panchina sicuramente qualcosa da ma col fatto che ci sia la sosta per le nazionali penso che abbia avuto a disposizione pochissimi giocatori ed ha avuto poco tempo per mettere in pratica le sue idee o iniziare il suo programma di lavoro. Ma è vero che i giocatori qualcosa in più danno perché il cambio di allenatore è anche una sconfitta per gli stessi giocatori. Ai miei ex compagni dico di essere sicuri di se stessi sempre”.

L'EURODERBY - “La settimana dell’euroderby è stata veramente difficile, è stata una settimana di tensione e adrenalina pura perché c’era l’ansia di perdere una semifinale contro la squadra della tua stessa città. Son state due partite combattute, mi ricordo molto bene la parata su Kallon”.

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