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Che queste parole servano di esempio per le nuove generazioni: l'episodio che ha raccontato Sheva descrive perfettamente l'ossessione di un campione che vuole sempre vincere e lasciare il suo graffio sulle partite. Una fame che tutti dovrebbero avere al Milan ma che non sempre si è vista nel corso di questi ultimi anni. Non è un caso che una leggenda come Inzaghi abbia vinto tutto con il Milan segnando letteralmente un'epoca. Una punta storica che con la sua voglia, la sua grinta e il suo Milanismo ha totalizzato 300 presenze e 126 gol con la maglia rossonera in competizioni ufficiali.
Con il Milan Inzaghi ha vinto due campionati, una Coppa Italia, due volte la Supercoppa Italiana, due Champions League, due volte la Supercoppa Europea e una volta il Mondiale per Club. Questa fame, questa ossessione di Inzaghi lo ha portato a dare tutto per la squadra, grande segno di Milanismo. Troppo spesso, nel Milan attuale, si sono visti comportamenti non il linea con quell'atteggiamento: il cooling break contro la Lazio, il caos rigori contro la Fiorentina sono solo due esempi recenti. Al Milan serve ritrovare il Milanismo di Inzaghi e delle altre leggende rossonere.
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