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Nesta: “Per rimanere al Milan ti devi fare il cu*o”. Quando i campioni non bastavano

Nesta: 'Per rimanere al Milan ti devi fare il cu*o'. Quando i campioni non bastavano
Milan, Nesta e il ricordo di una squadra di campioni: aiutateci a diffonderlo e a recuperare un DNA rossonero che si sta perdendo!
Emiliano Guadagnoli
Emiliano Guadagnoli Redattore 

Dopo l'addio di Paolo Maldini dalla dirigenza rossonera, il Milan ha perso un grande senso di appartenenza, un fattore che fu determinante nelle vittorie del passato. Tifosi e addetti ai lavori sono concordi: al Milan serve un po' di sano MILANISMO, ma la società odierna continua a prendere decisioni che vanno all'opposto.

Per questo noi di PianetaMilan, abbiamo aperto una nuova rubrica con aneddoti e testimonianze del passato, perché non si perda traccia di quel Milan berlusconiano che ha vinto tutto e che spaventata le avversarie con il solo nome. Ogni giorno, troverete un articolo di sano Milanismo nella sezione AMARCORD (qui la prima puntata). Aiutateci a diffonderlo, soprattutto alle nuove generazioni, affinché sappiano COSA ERAVAMO e si ritrovi la VERA ANIMA MILANISTA!


Nesta ricorda: "Dopo la Champions presero Stam!". Tutti volevano il Milan

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Oggi vi raccontiamo il MILANISMO DI ALESSANDRO NESTA, attraverso un aneddoto di qualche tempo fa raccontato dalla leggenda rossonera in una live con Fabio Cannavaro:

"Qualsiasi giocatore che arriva al Milan se lo deve meritare. Al primo anno al Milan vinciamo la Champions League. Da romano, dico: 'Adesso qua, sigaretta in bocca e vivo di rendita'. Passa l'estate e chi acquista il Milan? Jaap Stam. L'altro vicino era il Malda (Paolo Maldini, ndr), ti fai due conti e dici: 'Questi me seccano'. Per rimanere 10 anni ti devi fare il cu*o, su come stare al Milan bisognerebbe farci una serie Netflix. Nessun giocatore è più grande di quel club".

A nostro parere, è una situazione che al Milan non si verifica da troppo tempo e le cose devono assolutamente cambiare. Il Diavolo dell'epoca d'oro di Berlusconi era una squadra che si poteva permettere di comprare un fenomeno come Kakà e lasciare in panchina Rui Costa, un trequartista che oggi sarebbe titolare ovunque. Non si fermava ai campioni che aveva in rosa, ma ne voleva sempre di più. Una volta il Milan era il traguardo massimo di una carriera del giocatore, chiunque voleva arrivarci, anche per fare panchina e chiunque era disposto a dare l'anima per rimanerci. Nel Milan di oggi i big traballano e non si cercano giocatori importanti per migliorare la rosa, ma si punta ancora sulle scommesse. "Per rimanere 10 anni ti devi fare il cu*o": le parole di Nesta sono chiare e precise. Serve questa mentalità per tornare a dominare in Italia e in Europa, serve tornare una fucina di campioni! LEGGI ANCHE: Milan, sicuri che serva la rivoluzione in difesa? I nomi che si fanno...>>>