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Bonucci e l’approdo al Milan: i segreti del difensore più forte d’Italia

Leonardi Bonucci, dopo tante vittorie con la Juve, si appresta a diventare un nuovo giocatore del Milan: scopriamo insieme il difensore più forte d'Italia

Salvatore Cantone

Leonardo Bonucci, come viene riportato dalla Gazzetta dello Sport, si è racconto qualche mese fa, descrivendosi cosi: "Io scontroso e indisponente? Forse perché indosso un’armatura. Sono una mente tanto pensante e una bocca poco parlante. La diffidenza è un mio limite". In campo è molto severo, grintoso, ma fuori è una persona che mostra da un certo punto di vista anche una sorta di insicurezza. In ogni caso, stiamo sicuramente parlando del migliore difensore italiano, come dimostrando gli apprezzamenti di Guardiola, allenatore del Manchester City.

JUVENTUS - Il rapporto con la Juventus si è incrinato a febbraio, dopo il litigio con Allegri, che lo spedì in tribuna in occasione della partita di Champions League. Il difensore ci è passato sopra, visto che la priorità erano gli obiettivi della squadra, tuttavia la figura dello "scolaretto" in punizione non è mai stata digerita dall'ex Bari, che inevitabilmente ha lacerato un rapporto in maniera definitiva. Insomma, Bonucci aveva già deciso di lasciare Juventus, probabilmente indipendentemente dalla sconfitta in finale di Champions League contro il Real Madrid.

PASSATO - Bonucci è arrivato alla Juventus nell'estate 2010 dal Genoa, dopo che il giocatore era stato liberato dall'Inter: il difensore aveva tutte le qualità, che poi ha effettivamente dimostrato in pieno, ma i primi tempi a Torino non sono stati semplici. I bianconeri attraversano un periodo molto negativo, e il centrale veniva visto come uno dei capi espiatori, tanto è vero che era stato coniato il termine "bonucciate". Inoltre, ci sono considerare altri due aspetti che hanno reso il giocatore un guerriero: il primo è l'indagine per calcioscommesse del Procuratore Federale che chiese 3 anni e 6 mesi di squalifica per Leonardo, per una presunta combina in Udinese Bari, e in più nella scorsa stagione è venuta alla luce la malattia del figlio Matteo, che ha messo in discussione la carriera del difensore campione d'Italia. Nonostante le tante difficoltà, Bonucci non ha mai mollato, grazie soprattutto a tre persone, oltre ovviamente ai familiari: stiamo parlando di Carlo Perrone, allenatore nella Berretti della Viterbese, spostò l'ex da centravanti a difensore, il motivatore Alberto Ferrarini, e ifine Antonio Conte, l’uomo che probabilmente ha dato una svolta alla sua carriera.

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