Con le grandi il Milan ha sempre vinto: basti pensare a Napoli, Roma, Inter... ma cosa c'è alla base di questa differenza nel rendimento rossonero? Qual è la motivazione di tutto ciò?
Contro Bologna, Napoli, Inter, Juventus e Roma il Milan è riuscito a collezionare ben 4 vittorie e un solo pareggio, quello contro la Juventus dell'allora allenatore Tudor, mettendo nelle tasche 13 punti su 15 e segnando ben 5 gol, subendone uno solo: numeri davvero incredibili.
Quando invece si incontrano squadre meno blasonate, i rossoneri cambiano volto, in negativo però. Il Milan ha perso con Cremonese (1-0) e pareggiato contro Pisa, Parma e Sassuolo. Le vittorie contro Lecce e Torino, invece, sono arrivate con diverse, direi troppe, difficoltà in campo.
Il problema dietro questo rendimento va suddiviso in diversi aspetti: quello tecnico e quello mentale. Contro le piccole i rossoneri non riescono a tenere alto il livello di concentrazione, andando incontro a forti disattenzione che poi potrebbero compromettere la gara.
Parlando anche a livello tattico, è ovvio che qualcosa va ritoccato con le piccole. La squadra di Allegri ha dimostrato di rendere al massimo quando abbassa di più il baricentro, colpendo poi in ripartenza. Schema che però cambia quando sola squadra si ritrova a far la partita con formazioni più chiuse e compatte.L'assenza di un vero e proprio centravanti, poi, grava ovviamente sulla situazione. Questo è un 'limite' molto evidente che, a lungo andare, potrebbe recare danni non indifferenti al Milan.
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