Il 28 maggio la finale di Champions League si giocherà a San Siro. Per ora, infatti, non sembra sia neanche presa in considerazione l'ipotesi di un cambiamento logistico. Eppure l'Uefa è profondamente irritata per il ritardo dei lavori di rinnovamento in vista del grande evento. Le colpe sono da spartire, ma di sicuro nè l'Uefa nè la Figc incolpano il Comune di Milano, che anzi è stato molto collaborativo.
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San Siro, lavori in ritardo: Uefa adirata con Milan e Inter
I lavori a San Siro procedono a rilento, ma la finale di Champions del 28 maggio si avvicina
Secondo quanto riporta oggi La Gazzetta dello Sport, l'ira dell'Uefa è con la M-I Stadio, una società fondata da Milan e Inter che si occupa proprio dei lavori alla Stadio Meazza. Dei rappresentanti da Nyon avrebbero fatto un sopralluogo e si sarebbero resi conto che i lavori sono ancora in alto mare, nonostante Milan e Inter li abbiano rassicurati sulla fine dei lavori entro il 30 aprile. Di certo non ha aiutato la burocrazia italiana.
L'impressione è che l'Uefa si sia arresa al fatto che in Italia i lavori finiscano il giorno prima dell'evento, come per l'Expo, e hanno fiducia in questo. Ma sono rimasti basiti dalla lentezza dei lavori.
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