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Franco Baresi (leggendario capitano del Milan) | Getty Images
Franco Baresi è un'autentica leggenda del Milan. L'ex difensore - che ora ricopre il ruolo di vicepresidente onorario - è unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi difensori della storia del calcio. Con il Milan - unica squadra di club per cui ha militato e di cui è stato capitano per moltissimi anni - ha vinto tutto, diventando un simbolo dell'era Berlusconi. Nell'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', Karl-Heinz Rummenigge, ex attaccante dell'Inter, ha ricordato quanto fosse duro e difficile affrontarlo. Il tedesco, attuale membro del consiglio direttivo del Bayern Monaco, è stato intervistato a pochi giorni dal compimento dei 70 anni. Di seguito, si riportano le sue parole su Baresi.
Gli avversari più duri? "Parecchi, soprattutto in Italia. Ma tra i più duri metto Beppe, intendo Bergomi, come nella finale mondiale 1982. Anche Claudio Gentile non era un amico stretto in campo. E poi stranamente un tedesco, Karl-Heinz Förster, molto veloce, concentrato; però nell’ultima stagione al Bayern ho realizzato una doppietta, era arrabbiato nero. Poi ricordo un incontro abbastanza duro con Franco Baresi".
Del tipo? "Derby di Milano, si giocava senza parastinchi, entrata del milanista, taglio allo stinco. Nello spogliatoio, il dottor Benazzi voleva farmi un’iniezione di antidolorifico, ma non avrei potuto giocare al mercoledì successivo in Coppa a Colonia. Mi sono fatto cucire senza puntura, con un asciugamano in bocca per il dolore. Al mercoledì ho giocato con un parastinco speciale, ho segnato due gol e abbiamo vinto 3-1. I punti mi avevano fatto bene".
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