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Christian Pulisic (attaccante AC Milan), qui al termine di Torino-Milan 2-3 (Serie A 2025-2026) | News (Getty Images)
Il Milan di Massimiliano Allegri vola e continua la sua marcia in campionato. Dopo le importanti vittorie arrivate contro l'Inter e la Lazio, il Diavolo sfata il tabù trasferta a Torino. Lo fa con una grande vittoria in rimonta, grazie al primo gol in maglia rossonera di Adrien Rabiot e la doppietta 'malata' di Christian Pulisic.
L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' dedica un articolo al numero 11 rossonero, sottolineando il suo elevato ritmo realizzativo. Nonostante i diversi problemi fisici che l'hanno tormentato, l'americano condivide la vetta della classifica marcatori con Lautaro Martinez, entrambi a quota 7 reti. Tra i due però c'è una differenza sostanziale. Christian, avendo giocato 9 partite (non tutte da titolare) segna un gol ogni 64 minuti, il capitano nerazzurro invece ogni 151 minuti.
Il vice di Allegri Marco Landucci, in panchina contro il Torino, ha definito Pulisic "un cecchino", perché anche la sua precisione sotto porta spaventa le difese avversarie. Pulisic ha segnato i suoi 7 gol effettuando solo 14 tiri totali, di cui dieci nello specchio della porta. Praticamente, se 'Captain America' becca la porta fa quasi sempre gol.
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Con un Pulisic così decisivo il Milan sogna in grande. In Serie A, l'americano ha segnato il 31,8% dei gol totali rossoneri. Solo Mandragora della Fiorentina (4 su 11) e Pellegrino del Parma (4 su 10) hanno avuto un'incidenza maggiore. In Europa, Chris si arrende solo al bomber del Bayern Monaco Harry Kane che in Bundesliga, campionato decisamente dominato dai bavaresi in lungo e in largo, segna una rete ogni 59'. Come scrive la 'Rosea', Pulisic "mette in riga attaccanti del calibro di Lewandowski, Haaland e Mbappé". Se, come visto a Torino, abbinati ai gol di Pulisic, continuano ad arrivare i gol dal centrocampo, allora la strada verso il premio più prestigioso non è così in salita.
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