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Massimiliano Allegri e la sfida al Pisa | AC Milan News (Foto Getty Images)
Oggi in edicola, Tuttosport dedica un articolo alla partita che aprirà l'ottava giornata del campionato. A San Siro arriva il Pisa dell'ex rossonero Gilardino in cerca di punti salvezza. Ma questa partita, per Massimiliano Allegri, è un'occasione speciale per ripercorre le sue origini e chiudere un cerchio aperto più di 35 anni fa. Con i nerazzurri, il tecnico milanista ha avuto l'occasione esordire in Serie A, proprio contro i rossoneri l'11 giugno 1989 .
Per Max, da buon livornese, il Pisa significa anche derby. "Ma non chiamiamolo derby" precisa il sindaco di Livorno Luca Salvetti. In seguito, aggiunge: "Ora c’è un livornese che affronta il Pisa ed è comunque una cosa intrigante.Ed è un livornese che ci tiene alla sua livornesità: torna spesso, vive la città tra corse sul lungomare e “gabbionate” (le partite nei "gabbioni", i campetti degli stabilimenti balneari completamente chiusi da una rete metallica), è attento ai suoi problemi e alle vicende del Livorno calcio".
I due sono legati non solo per il sangue della città che condividono, ma anche per i tanti anni passati assieme nelle giovanili dei Portuali. Parlando della partita di venerdì sera, il sindaco spiega: "Max vivrà la partita con estrema lucidità", senza lasciarsi influenzare dalle tante emozioni che la sfida farà emergere, ma pensando solo a non fallire l'occasione di guadagnare punti su almeno una tra Napoli e Inter, che si sfideranno nel corso di questo weekend calcistico.
Nonostante la rivalità, il tecnico ex Juve è sempre rimasto affezionato alla stagione trascorsa con i nerazzurri, ricordando con particolare piacere il presidente Romeo Anconetani, citato qualche anno fa, da allenatore bianconero, per rispondere ad alcune critiche mosse nei confronti di Sami Khedira. Ecco le sue parole: «Quando ero al Pisa, il presidente Anconetani chiedeva sempre "Oggi sei sceso in campo o hai giocato?", perché una cosa è scendere in campo e una cosa è giocare. E una cosa è guardare le partite e una cosa è vederle: le guardano in tanti, ma in pochi le vedono». Max è bravo a vederle e a leggerle, ma deve essere altrettanto bravo nel saper gestire i ricordi che mineranno la stabilità suo cuore livornese.
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