La data del suo rientro in campo è slittata di settimana in settimana: lui prosegue a lavorare a parte e, per 'La Gazzetta dello Sport', non viene descritto esattamente come un ragazzo sereno. Forse, quindi, tutta una serie di problematiche mentali hanno viaggiato e stanno viaggiando di pari passo con l'infortunio, inducendolo a frenare sul rientro.
Allegri, fin quando ha potuto, lo ha sempre fatto giocare, elogiandolo a più ripresa, nonostante il 'Bebote' stesse vivendo una stagione poco fortunata, senza gol in campionato. Nelle prime partite, almeno, lavorava per la squadra e si sbatteva. Poi è venuto a mancare anche quell'apporto. È sembrato sempre più avulso dal gioco, finché non si è tirato fuori da solo dalla situazione.
Non vuole andare via. Intanto, Supercoppa a rischio
—Le voci di mercato, in vista della sessione invernale di gennaio, ci sono, è inutile negarlo. Agli occhi dei tifosi, il suo addio porterebbe un nuovo centravanti senza il problema del non riuscire a fare gol. Di mezzo, però, c'è anche la volontà del giocatore che, come esplicitata nei giorni scorsi dal padre, non avrebbe nessuna voglia di andare via. Una volontà ribadita anche dal suo agente, Rafaela Pimenta.
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Per la 'rosea', però, Giménez, che avrebbe dovuto rientrare in gruppo questa settimana, ora è a rischio anche per la 'Final Four' della Supercoppa Italiana in Arabia Saudita e se dovesse saltare anche questo appuntamento (martedì 16 dicembre i rossoneri partiranno per Riyadh), si farebbe ancora più forte la sensazione di un'avventura rossonera arrivata alla fine. A quel punto, anche per lui opporsi ad una cessione sarebbe difficile.
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