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Massimiliano Allegri (allenatore AC Milan), qui durante Milan-Napoli 2-1 (Serie A 2025-2026) | News (Getty Images)
Il Milan di Massimiliano Allegri, nel big match della 5^ giornata della Serie A 2025-2026 disputatosi ieri sera a 'San Siro', ha battuto 2-1 il Napoli di Antonio Conte. Reti di Alexis Saemaekers al 3' e Christian Pulisic al 31' per il Diavolo; rigore di Kevin De Bruyne al 60' per gli azzurri. Con questo successo, i rossoneri hanno agguantato i partenopei in vetta alla graduatoria del campionato a 12 punti, in coabitazione con la Roma.
Al termine del match, Allegri, le cui dichiarazioni sono state riportate - tra i quotidiani sportivi oggi in edicola - anche da 'La Gazzetta dello Sport', ha parlato così. «Sono felice di una vittoria meritata contro un Napoli di grande qualità. Abbiamo fatto un grande primo tempo, l’espulsione e il rigore hanno dimostrato che siamo ben allenati alla fase difensiva. Quando lavori in un certo modo difficilmente prendi gol. La cosa che mi è piaciuta di più è che stiamo diventando squadra: la gestione delle difficoltà è importante, anche su questo stiamo crescendo. Se si gioca così, vedrete, si vince spesso ...».
Sul momentaneo primato in classifica dopo Milan-Napoli, però, Allegri predica ... 'halma'. «È solamente l’inizio, godiamoci per una sera questo successo e poi subito testa alla Juventus, per me sarà anche emozionante. Mancano ancora 64 punti per la zona Champions. L’obiettivo è arrivare a marzo e poterci giocare le nostre chance. Abbiamo fatto un ulteriore passettino in avanti, e anche se fosse finita in pareggio non sarebbe successo niente visto quanto accaduto in campo. Partite di sofferenza così ce ne saranno ancora ma giocando con questo atteggiamento è più facile portarle a casa».
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Allegri, dopo Milan-Napoli, ha parlato anche di qualche singolo. «Rafa Leão ha un minutaggio limitato dato il ritardo di condizione. E mi dispiace per Christopher Nkunku che non è entrato: lui è un giocatore di grande valore e nei momenti di gestione è molto bravo. Santiago Giménez ha lavorato bene. Luka Modrić è troppo intelligente, anche nelle chiusure. E bravi i ragazzi, Davide Bartesaghi e Zachary Athekame: non era facile per dei giovani entrare in un momento tanto delicato della partita. Insieme a loro però ho a disposizione dei giocatori di caratura internazionale che possono aiutare i meno esperti».
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