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Milan-Fiorentina, otto rossoneri devono a Pioli un grande grazie

Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 
Pioli torna a San Siro per Milan-Fiorentina e ritrova molti suoi vecchi giocatori. Di questi, ce ne sono che hanno un ringraziamento per lui

Non è detto che sarà fatto in modo esplicito, ma c'è da dire che molti giocatori rossoneri domenica, per Milan-Fiorentina, dovrebbero avvicinarsi a Stefano Pioli e dirgli grazie. Perché se adesso la loro carriera è così, scrive Tuttosport, è anche grazie a lui. Ovviamente è in senso figurato, anche perché non è da escludere che sia già stato fatto al momento dell'addio o quando a gennaio l'allenatore è andato a trovare la squadra in Arabia durante un allenamento. Domenica sarà la prima volta di nuovo da avversario per Pioli, la prima volta di nuovo a San Siro dopo l'addio di maggio 2024. Sarà salutato con gli onori che merita, per cinque stagioni di altissimo livello e con uno Scudetto da ricordare. Sarà anche la sua panchina numero 500 in Serie A, in rossonero il totale di panchine sono 240. Massimiliano Allegri lo insegue e punta al sorpasso.

Oltre che i giocatori, anche il Milan deve dirgli davvero grazie. Per averlo risollevato dalla banter era e per averlo riportato in Champions League e sul tetto d'Italia dopo molti anni. Ecco perché l'accoglienza dovrebbe essere di primo livello, soprattutto dallo stadio. Pioli is on fire se lo aspettano tutti.

Dei giocatori allenati da Pioli e che saranno in Milan-Fiorentina ne sono rimasti otto e tutti hanno almeno un motivo per ringraziarlo. Su tutti c'è ovviamente Rafa Leao, portoghese classe 1999 che proprio con Pioli è diventato l'idolo che è adesso. L'esplosione calcistica è avvenuta proprio con l'allenatore di Parma, con cui ha avuto anche un rapporto particolare che va ben oltre il campo. Così come Mike Maignan, una personalità forte, ma che con Pioli si è sempre rispettato. Il francese classe 1995 è diventato uno dei più forti al mondo con lui.

Ci sono poi Fikayo Tomori e Christian Pulisic, che hanno trovato nuova vita al Milan dopo i disastri inglesi, così come Ruben, che ha avuto la sua migliore annata con Pioli due anni fa. Infine ci sono Alexis Saelemaekers e Matteo Gabbia, che da giovani sprovveduti sono diventati campioni. Non dimentichiamo anche Davide Bartesaghi, che Pioli ha fatto esordire. Insomma, tutti hanno almeno un motivo per dirgli grazie.