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Ibrahimovic, la rabbia del perfezionista per i tanti errori

Daniele Triolo

Zlatan Ibrahimovic è stato il primo a lasciare 'San Siro': lo svedese arrabbiato con sé stesso e con i compagni per non aver chiuso prima il match di lunedì

"NEWS MILAN - 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina è tornata su quanto accaduto lunedì sera, a 'San Siro', nel post-partita di Milan-Torino, gara vinta per 1-0 dai rossoneri con un gol di Ante Rebic. L'attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic dapprima si è diretto verso lo spogliatoio a passo svelto e, successivamente, nel momento di andare via, è stato il primo della squadra a lasciare lo stadio, non fermandosi neanche in zona mista, piuttosto scuro in volto (VIDEO).

"La settimana precedente, dopo aver subito la batosta nel secondo tempo del derby dall'Inter, Ibrahimovic si era fermato, molto disponibile, a spiegare i motivi che avevano portato i rossoneri a perdere 2-4 dopo essere stati in vantaggio 2-0 al 45': stavolta, invece, non è stato così. Questo perché, secondo la 'rosea', se nella stracittadina il Diavolo aveva dato tutto, ed Ibrahimovic aveva accettato il verdetto del campo, questa volta il centravanti scandinavo era arrabbiato con sé stesso e con i compagni di squadra.

"Motivo? Aver tenuto aperta, in bilico, una partita dominata dal Milan per lunghi tratti, senza, però, che il Diavolo riuscisse a trovare la rete della sicurezza. Un gol, clamoroso, lo ha fallito lo stesso Ibrahimovic, il quale, servito da Samu Castillejo, ha tirato a giro di destro con il pallone che è sibilato di poco fuori il palo destro della porta difesa da Salvatore Sirigu. Ma d'altronde, non solo può permetterselo, ma il suo atteggiamento deve essere questo. Ibrahimovic, anche e soprattutto per questa ragione, è stato corteggiato e riacquistato dal Milan: lui deve essere un leader.

"Ed un leader deve saper anche richiamare i compagni (sul terreno di gioco Ismaël Bennacer è stato più volte richiamato per imprecisione), e saper essere un perfezionista, talvolta anche fastidioso, ma sempre, tutto, con l'obiettivo di far oliare i meccanismi della squadra e far esprimere, a tutti, il massimo potenziale per poter arrivare allo scopo comune, quello di vincere le partite e di risalire la classifica.

"Fisicamente Ibrahimovic sta bene, ha concluso Milan-Torino senza dare il benché minimo cenno di cedimento fisico ed il suo fastidio, dunque, per 'La Gazzetta dello Sport', è legato alla precisione con la quale il bomber di Malmö pretende che venga svolto il lavoro sul campo: Zlatan è consapevole di essere stato abituato bene nel Milan 2010-2012, e di non poter chiedere ai suoi attuali compagni di raggiungere quei livelli. Ma di dare tutti un po' di più, questo sì.

"Lui, Ibrahimovic, è un fuoriclasse che aumenta il livello di competitività in una squadra a partire dagli allenamenti per finire con la partita del weekend, i compagni lo adorano (basti vedere lo stesso Castillejo e Theo Hernández come ne hanno parlato di recente) e, infatti, per la 'fuga' di lunedì sera, nessun calciatore del Milan ne ha fatto una questione personale. Sono anche loro, infatti, ben consapevoli che per tornare a vincere bisogna seguire la strada tracciata dal 'Divino Zlatan'. Strada che, dal luglio prossimo, potrebbe tornare a seguire anche un altro illustre ex rossonero: per i dettagli, continua a leggere >>>

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