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Milan di Allegri da Scudetto? No, se l’attacco continua a fare flop. E a gennaio …

Daniele Triolo Redattore 
Il Milan di Massimiliano Allegri e il Napoli di Antonio Conte sono attualmente primi in classifica, in Serie A, con 28 punti dopo 13 partite. Ma per durare fino alla fine, ai rossoneri serve - molto probabilmente - qualcosa in più. Facciamo il punto

Il Milan di Massimiliano Allegri, due giorni fa, ha perso - 0-1 - allo stadio 'Olimpico' di Roma contro la Lazio: una sconfitta, a 103 giorni di distanza dall'ultima, costata ai rossoneri l'eliminazione dalla Coppa Italia. Allegri, ai suoi, anche ieri a Milanello ha ripetuto come bisogna essere arrabbiati, ma senza fare drammi. Anche se, ovviamente, il senso di amarezza forte c'è, visto che la coppa nazionale era uno degli obiettivi stagionali.

Milan di Allegri da Scudetto? C'è un ostacolo da superare

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Per il 'Corriere della Sera' oggi in edicola, comunque, dietro alla serataccia vissuta dal Diavolo nella Capitale c'è il flop del suo attacco. Che, poi, è il vero grande ostacolo nella corsa del Milan di Allegri verso il 20° Scudetto. Basti pensare al brutto errore sotto porta di Rafael Leão un paio di minuti prima del gol di Mattia Zaccagni. O anche l'enigma Christopher Nkunku, pagato 37 milioni di euro più bonus e ancora a secco in campionato.

Così come la dipendenza da Christian Pulisic, l'assenza di un centravanti vero e, infine, ora anche la grana Santiago Giménez. Il messicano, come Nkunku ancora senza reti in Serie A e oltretutto fermo dal 28 ottobre per un non precisato problema alla caviglia, punta i piedi e - per ora - rifiuta la cessione nel calciomercato di gennaio. Soldi che servirebbero per finanziare l'arrivo di un nuovo 'numero 9'.

Allegri si aspetta un altro attaccante, secondo il 'CorSera'. Tra i nomi sondati, l'argentino Mateo Pellegrino del Parma e il tedesco Niclas Füllkrug del West Ham. Ad un attacco abulico, poi, si aggiungono anche i centrocampisti che, finora, hanno prodotto soltanto 4 reti. Se il Milan è in testa, il merito è della solidità difensiva: presi soltanto 9 gol. L'attacco, invece, delude e non sempre si può vincere di 'corto muso'. A lungo andare, l'assenza di una punta che risolva un certo tipo di partite bloccate rischia di pesare.