Il Milan di Allegri ha un baricentro basso (49,2 metri), resta corto nelle distanze dei reparti (32,5 metri) ed è prudente anche nell'atteggiamento del recupero palla (33,1 metri). In alcuni momenti della gara, Allegri chiede ai suoi di alzare la pressione, ma sono casi sporadici: il Diavolo è ultimo in Serie A nell'indice PPDA, che misura l'aggressività del pressing di una squadra. Non è un difetto, è una scelta precisa.
Ecco come il Diavolo è diventato quasi impenetrabile
—Il Milan, in linea generale, aspetta l'avversario, lo invita a scoprirsi, poi lo colpisce in ripartenza. In fase di non possesso, il 3-5-2 di Allegri si trasforma, in genere, in un 5-4-1. Il centravanti rossonero, più che portare la pressione, 'scherma' la linea di passaggio per il regista avversario. La seconda punta scala sulla linea dei centrocampisti, mentre i due laterali scivolano in difesa.
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Restando, poi, così corto, il Milan lascia davvero poco spazio tra difesa e centrocampo: una doppia barriera difficile da superare. Quando deve difendere poi il vantaggio nei finali di gara contro rivali temibili, il Milan di Allegri sa trincerasi ancora di più. Il rendimento dei difensori titolari, Fikayo Tomori - Matteo Gabbia - Strahinja Pavlović - è molto alto; sono bravi nel gioco aereo e in marcatura. Aiutati da Mike Maignan dietro e Luka Modrić davanti, poi, la squadra è quasi impenetrabile.
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