Poi ci metto Reijnders. Quando guardo il City lui è sempre nella posizione giusta per segnare, ma a volte la palla non gli arriva. Quando era al Milan si divertiva, troppo forte nello stretto. Poi c'è Theo, quando lui e Rafa partivano sulla sinistra c'era poco da fare. Theo non era uno che amava sprintare senza palla, ma con il pallone tra i piedi diventava velocissimo. Leao? Lui potrebbe tranquillamente vincere il Pallone d'Oro. È alto, è forte, è veloce, sa dribblare. Ha tutto per essere uno dei migliori".
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