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Tema stadio, Scavuzzo: “Stiamo cercando di immaginare un nuovo San Siro”

Redazione PM
La vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, ha parlato all'edizione milanese di 'Repubblica' del tema dello stadio di San Siro

In questi giorni è sempre caldo il tema del nuovo stadio. Da quando la Giunta del Comune di Milano ha approvato la delibera per la vendita a Milan e Inter di San Siro e delle aree circostanti, si è spesso tornati a parlare dell'argomento. Oggi l'edizione locale di 'Repubblica' ha intervistato Anna Scavuzzo, vicesindaca della città, la quale ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio su questo tema. Di seguito, si riportano le sue parole.

L'intervista alla vicesindaca di Milano

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Le parole di Anna Scavuzzo: "È stata una lunga maratona e abbiamo percorso solo una parte del tragitto. Le squadre immaginavano che ci si fermasse su quanto definito fino a luglio, mentre hanno poi capito che bisognava rimettersi in discussione. C’è stata disponibilità, ma la resistenza iniziale non è stata banale. Non ho mai percepito, però, diffidenza o volontà di far saltare il tavolo del negoziato. La clausola di 'protezione' per i club su eventuali indagini? È un intervento limitato nel tempo e la possibilità di recedere dal contratto è reciproca. Si tratta di una proposta fatta nel momento storico che conosciamo. Il clima che si respira in città (per le inchieste sull’urbanistica ndr) mette tutti a dura prova. Io ho grande rispetto per la magistratura, ma stiamo lavorando in un clima eccessivamente affaticato che porta a diffidenza e preoccupazione. Anche le ultime decisioni del Riesame hanno causato un certo disorientamento. Ciò non toglie che ci siano questioni da affrontare tra cui le regole con cui si accompagnano le trasformazioni della città. Le affronteremo".

"Nessuno ha visto un progetto? No, e figuriamoci se la questione, da cittadina e da tifosa, non mi interessi. Ora si sta lavorando sul contratto, ma mi aspetto dai club che, se si chiuderà, la prima azione di rispetto per città e tifosi sia anche dire 'abbiamo immaginato che il nuovo stadio potrebbe essere questo', eventualmente con più ipotesi. Capisco bene il legame affettivo che molti hanno nei confronti di San Siro e lo condivido. Noi stiamo cercando di immaginare un nuovo San Siro che, perché no, mantenga il suo nome".