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Paolo Scaroni (Presidente AC Milan) | Milan News (Getty Images)
Quali sono i prossimi passi per il nuovo stadio del Milan? "Il primo obiettivo è arrivare al rogito entro ottobre, momento in cui verseremo a Palazzo Marino i primi 73 milioni di euro. Da quel momento potrà partire la progettazione nei dettagli del nuovo stadio che abbiamo già affidato a Norman + Partners e Manica, due eccellenze del settore. Per vedere il progetto completo bisognerà attendere dai sei agli otto mesi e successivamente si passerà all’analisi della Conferenza dei servizi, che richiederà altri sei mesi", risponde così il presidente del Milan Paolo Scaroni in una sua intervista a milanofinanza.it: "Al netto dei piccoli contrattempi che su progetti di queste dimensioni possono sempre presentarsi, il nostro obiettivo è completare lo stadio nel 2030".
E il futuro dell'attuale San Siro: "Il Meazza rimarrà intatto fino a quando non sarà pronto il nuovo stadio, quindi la sua riqualificazione non potrà iniziare prima del 2031-2032. Insomma prevediamo che la rigenerazione dell’area sarà completata non prima del 2035". Scaroni poi parla dei possibili aumenti dei ricavi con il nuovo impianto: "Vi faccio solo tre esempi, Tottenham, Real Madrid e Arsenal, che hanno puntato su impianti all’avanguardia negli ultimi anni. Tutte e tre hanno più che raddoppiato i loro incassi nel primo anno nella loro nuova casa rispetto all’ultimo in quella vecchia. Milan e Inter al momento toccano solo una frazione delle loro cifre. Per restare competitivi dal punto di vista sportivo, quindi, abbiamo bisogno di un impianto moderno. Ci aspettiamo un aumento sostanziale dei ricavi".
Ci sono voci di una possibile cessione futura del Milan dopo la costruzione dello stadio? Scaroni risponde: "Non c’è un collegamento tra la realizzazione dello stadio e la speculazione immobiliare o la cessione dei club. Certamente vogliamo il nuovo impianto perché creerà valore per Milan e Inter e gli permetterà di essere più competitive a livello internazionale. Per quanto ci riguarda RedBird e Gerry Cardinale hanno lo sport come vocazione e l'acquisizione del Milan è stata il loro investimento più rilevante da quando sono partiti. Cardinale vuole rimanere proprietario del Milan per molto tempo e lo stadio è un tassello fondamentale in un percorso che punta a rafforzare il Milan come istituzione sportiva e azienda moderna, solida e ambiziosa. Sono sicuro che lo farà appassionare ancor di più al Milan e all'Italia.
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Sul destino del progetto San Donato dopo la sentenza del Tar: "Pensiamo si tratti solo di un piccolo intoppo e potremo fare sicuramente ricorso al Consiglio di Stato. Abbiamo anche la possibilità di modificare il progetto originario per ottenere il via libera. Abbiamo investito 40 milioni di euro sull’area e, vista l’evoluzione positiva su San Siro, stiamo valutando come utilizzarla. Il calcio femminile è in crescita e dobbiamo investire anche sul settore giovanile. Ci stiamo ragionando, ma questa potrebbe essere un’idea".
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