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INTERVISTE

San Siro, Bergomi: “Siamo rimasti indietro, a Milano non può succedere”

San Siro, Bergomi: 'Siamo rimasti indietro, a Milano non può succedere'
Beppe Bergomi, ex calciatore dell'Inter e ora opinionista per Sky Sport, ha dato il suo parere sul tema di San Siro in un'intervista all'edizione locale di 'Repubblica'
Redazione PM

Il tema stadio a Milano è molto caldo nelle ultime ore. Da sempre, però, l'ipotesi che San Siro non ospiti più le partite di Inter e Milan non vede il favore di molti. Questi, in particolare, si appellano alla grandiosa storia di questo stadio. Una storia che ha creato un legame d'affetto profondo tra la città, i cittadini e lo stadio stesso. D'altra parte, però, a molti altri risulta evidente come Milano debba - per stare al passo con i tempi - dotarsi al più presto di un nuovo stadio, più moderno e funzionale rispetto alle esigenze del giorno d'oggi.

A questa seconda schiera appartiene Beppe Bergomi, ex capitano dell'Inter e ora opinionista per Sky Sport da molti anni. Nonostante uno come lui sia ovviamente tanto affezionato a San Siro, gli è impossibile non riconoscere la necessità di costruire un nuovo impianto. Lo ha ammesso direttamente all'interno di un'intervista per l'edizione locale di 'Repubblica'. Di seguito, si riporta il suo pensiero.


Tema San Siro, l'opinione di Bergomi

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"È giusto così. Non potevamo più aspettare. Milano ha già perso la finale di Champions del 2027, ora c’era il rischio di vedersi sfilare l’Europeo. E la nostra città non può non avere eventi di questo livello, occasioni così vanno sfruttate per migliorare".

Bergomi prosegue: "Sono legatissimo a San Siro come si può immaginare. Però da anni giro l’Europa per Sky per commentare le partite e mi rendo conto che siamo rimasti indietro. E non può succedere a Milano, città da sempre abituata a guardare avanti. Bisogna accettare il cambiamento, so che è difficile, ma è inevitabile. So che c’è tanto malcontento, me lo dicono anche quando vado al bar a prendere il caffè. Abbiamo già vissuto i lavori della metropolitana, sappiamo che cosa ci aspetta, i disagi. Però dobbiamo essere ottimisti perché dopo tutta la zona sarà migliore. San Siro ha due anime, una elegante e una periferica, a pochi metri di distanza. Un miglioramento complessivo non può che fare bene".

Infine, precisa: "Non si può sbagliare, deve essere progettato perfettamente. E bisogna proprio partire da questo, dalla visuale. Perché in nessuno stadio del mondo si vede bene la partita come a San Siro, è vero, dal terzo anello, dagli angoli, dalle tribune, ovunque non perdi mai la percezione piena di quello che sta accadendo in campo. Ecco, su questo non si possono commettere errori. Però mancano tutti i servizi moderni. Banalmente i bagni all’altezza di ogni singolo settore e ogni singolo spettatore, non solo i vip. I bar, per esempio. Ormai sono funzioni dalle quali non si può prescindere. Ipotesi di fare due stadi? Già facciamo fatica a farne uno nuovo, figuriamoci due… Per Milan e Inter è sempre stato così, unico stadio e questa unicità è un valore".