L’inizio della sua avventura a Milano è stato straordinario, la fine invece un po’ amara. Come la ricorda oggi? "Sicuramente solo in modo positivo, perché è un club da sogno. Sono sempre stato tifoso del Milan, e poter indossare la loro maglia e giocare a San Siro è stato un sogno fin da bambino, e avrò sempre ricordi bellissimi di quel periodo, mai negativi, anche se ci sono stati dei momenti negativi, alla fine, ricorderò sempre quel periodo come il migliore della mia carriera perché ho giocato nel club che volevo fin da piccolo e non posso parlarne male. Certo, la fine poteva andare diversamente, forse avrei potuto reagire meglio, perché ero giovane e non avevo molta esperienza. Anche il club poteva fare scelte diverse; è andata così. È il passato, e posso solo parlare bene del Milan perché è un grande club".
Quell’anno hanno speso 70 milioni di euro per te e Paquetá. Pensa che non si siano avute pazienza e fiducia nei suoi confronti? "È un club così grande che bisogna ottenere risultati subito, bisogna fare bene subito, perché in qualsiasi momento possono sostituirti e prendere altri due giocatori per altri 70 milioni. Non è mai stato un problema per loro, e la pressione è enorme perché è uno dei club più grandi al mondo; è la verità. Come dico, forse avrei potuto reagire diversamente, alla fine la pressione era così alta che potevo bruciarmi, oppure il club poteva gestirla meglio. Comunque, è andata così. Io e Paquetá sicuramente non rimpiangiamo la scelta perché abbiamo giocato in un grande club. Come si vede, continuano ad avere problemi con l’attaccante; cambiano spesso e non trovano uno che giochi e segni per 5-6 anni. Perché non è facile".
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Chiudiamo il periodo rossonero con una domanda su un altro amico di quegli anni. Ha incrociato la strada con Gianluigi Donnarumma. Aveva solo 20 anni, ma già mostrava la sua classe. Come lo ricorda? "Gigio... Ho avuto a che fare con tanti portieri, ma lui è uno dei migliori al mondo, senza dubbio. È fortissimo tra i pali, è dinamico. Per la sua stazza, è difficile trovare un portiere così agile sulla linea. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Ci siamo anche salutati di recente sui social, quindi per me è uno dei migliori. Sono felice che abbia vinto la Champions League con il Paris Saint-Germain, che abbia ricevuto il premio di miglior portiere, perché è davvero il migliore e se lo merita".
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