Su Allegri: "È un tipo semplice Max, la semplicità è il suo mantra. Non gli è mai capitato per esempio di ritagliare una intervista da pubblicare sulla bacheca dello spogliatoio per trasmettere qualche motivazione precisa a uno spogliatoio smarrito. Non gli è mai capitato di prendersela pubblicamente perché un collega lo ha citato parlando dell’allenatore del Milan invece che esibire la sua identità anagrafica".
Ordine: "Allegri? Al Milan si sono fidati dopo il primo incidente e poi ..."
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Sul rapporto con il Milan: "La verità sul conto di Allegri al Milan e del suo felice impatto con Milanello e i suoi abitanti è molto più elementare: gli riconoscono che è uno del mestiere e si fidano di lui. Specie se poi capita di raccomandare, inascoltato, a Pulisic “non calciare di piatto” il rigore o di intimare a Leao, invece che a Fofana, di andare sul dischetto e completare l’opera di una serata quasi perfetta cominciata nel segno della sofferenza, proseguita con un semi maldestro autogol e chiusa con quella rivolta orgogliosa incarnata dal più discusso della compagnia scelto nei giorni di inizio luglio come uno dei trascinatori del nuovo Milan. Si sono fidati dopo il primo incidente di percorso (Cremonese) ed è spuntata una correzione del centrocampo (Rabiot) utilissima".
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