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Antonio Nocerino (ex centrocampista AC Milan) | Milan News (Getty Images)
Antonio Nocerino ricorda i suoi anni al Palermo: "La piazza dove mi sono divertito di più: sarei rimasto a vita. Tre anni da Dio, tra grigliate, cene, scherzi e fenomeni: Miccoli, Pastore, Cavani, Ilicic. Dei soldi non mi importava. Nel 2010 Zamparini rifondò tutto e andai al Milan per soli 500mila euro. A ripensarci mi viene da ridere". L'ex centrocampista rossonero racconta il suo impatto con il mondo Milan: "Vedevo Gattuso, Ambrosini, Van Bommel e gli altri e pensavo “ecco, mi mettono nel ripostiglio”. E invece... boom: 11 gol". Questo un estratto dalla sua intervista a 'La Gazzetta dello Sport'.
Sugli assist di Ibrahimovic: "Tre o quattro. L’approccio fu devastante: mi rifilò un’ancata in partitella e volai. Ma i gol me li andavo a cercare. Zlatan era marcato da due giocatori, dietro di lui c’era una voragine. Io mi infilavo lì". Nocerino ricorda anche il suo momento più bello con il Milan: "Il gol al Barcellona al Camp Nou con mio padre in tribuna. Racchiude da dove sono partito e dove sono arrivato, la sofferenza e le difficoltà. Quel cibo in tavola che ogni tanto mancava. Da Piazza del Plebiscito a quello stadio lì...". E il peggiore: "Il gol tolto a Muntari. Impossibile non vederlo. Avremmo vinto di nuovo lo scudetto".
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Una parola per Berlusconi: "Aura. Conosceva i nomi dei miei figli e persino dove andavano a scuola...". E una per Allegri: "Coraggio. Con me l’ha avuto".
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