Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird ed ex attaccante del Milan, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport'. Le parole su Milan Futuro, Camarda e non solo
Non solo la prima squadra del Milan, Ibrahimovic è stato uno dei primi sostenitori del progetto Milan Futuro. Nella sua lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport', lo svedese ha parlato anche dell'Under 23 rossonera: "Non abbiamo creato una squadra per “sopravvivere” in Serie C. Ma abbiamo costruito una piattaforma pensata per colmare il gap tra la Primavera e la Prima Squadra, un passaggio fondamentale che mancava da troppo tempo e far crescere i talenti. Si tratta di un progetto a lungo termine che coinvolge tutto il settore giovanile: dalla Primavera fino alla Prima Squadra. La proprietà ci ha creduto fortemente e ha deciso di investire con convinzione ed è soddisfatta del lavoro che stanno portando avanti Kirovski e Vergine".
Milan Futuro, le parole di Ibrahimovic e su Camarda ...
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Lo svedese ha parlato anche dei suoi due figli, Vincent e Maximilian, entrambi impegnati con i rossoneri: "Sono venuti da me per dirmi che volevano essere chiamati Ibrahimovic. Erano pronti, se la sentivano, gli ho fatto capire che non sarà facile. Quando hanno iniziato, per due anni non ho messo piede al Vismara. Non so se ho sbagliato, perché sono anche un papà che vuole godersi i loro momenti, ma non volevo fare confusione. Adesso che giocano, aiuto, do consigli, li seguo. Ma li giudico come tutti gli altri".