Se gli australiani seguono il calcio:
"Non è il primo sport, ma è in crescita. Non dimentichiamo che in Oceania ci sono molti immigrati che hanno portato la cultura europea o sudamericana".
L'accoglienza:
"Fantastica. Già da tempo mi hanno chiesto i biglietti, da giovedì il telefono è tornato a impazzire: vogliono esserci tutti, sarà sold out. Il Milan ha appeal internazionale, il Como ha milioni di tifosi in Indonesia grazie agli Hartono. Per noi sono un esempio: abbiamo tantissimi tifosi nel mondo. E magari in futuro vedremo il Catania giocare in Australia una partita di Serie A".
Le prospettive a livello commerciale:
"Cresceranno passione ed entusiasmo: i ricavi da diritti tv e merchandising in Oceania e Sudest asiatico potranno moltiplicare. Si può lavorare molto con i social media, con lo shopping online e i diritti d’immagine"
L'iter è infinito...
"Ogni cosa ha tempo e prezzo. L'attesa è obbligata, ogni cambiamento genera resistenze. Capisco i tifosi, gli abbonati a San Siro in primis, ma è il famoso treno che passa una volta e che può aprire scenari nuovi e maggiori ricavi. Viviamo in un mondo che chiude confini: almeno nello sport, proviamo a non aggiungerne".
Il livello degli arbitri:
"In crescita. Se arbitri australiani dovessero dirigere Milan-Como riceverebbero in dono un importante step di crescita. L'intensità della Serie A è superiore a quella del campionato australiano: ci sarebbe da correre e faticare di più. Ma tutti sognano una gara così".
Che impianto è l’Optus Stadium?
"Uno stadio capace di ospitare 60.000 persone, con il top di hospitality e sicurezza. Offrirà il meglio che si può avere anche in tema di tecnologia. Siamo carichi: a Perth da mesi non si parla d'altro. E, da proprietario del Perth Glory, mi tocca ricordare che non dobbiamo distrarci".
Sulla stagione:
"Il calcio è una magnifica alchimia. Basta un ingranaggio per non fare girare una macchina all'apparenza perfetta. Abbiamo esonerato con dispiacere il tecnico e lo abbiamo sostituito con uno dei suoi collaboratori che ci sembrava avesse maggiore empatia, specie con lo spogliatoio. La mossa finora ha pagato".
Se le piacerebbe portare qualche italiano in futuro:
"Mi piacciono i portieri, come Maignan. Però in Australia porterei Gigio Donnarumma, altrimenti mi piace Barella. Ma penso in futuro anche di portare qualche ragazzo australiano a Catania: vediamo".
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