Sul gol nel derby:"Quel gol nasce da un taglio dalla fascia classico, per me era un movimento naturale: il merito è però anche del passaggio millimetrico di Djorkaeff, che mi piazza davanti al portiere. Ma ricordo come fosse ieri anche un assist, altrettanto importante".
Sul rapporto con Ronaldo:"Tra noi c’era molta intesa, dal primo giorno creammo un feeling che non riesco a spiegare a parole. Mi bastava guardare i suoi movimenti per un millesimo di secondo per capire dove era giusto servirlo. Quando aveva la palla sulla corsa, come in quella partita contro il Milan, era quasi sempre gol: tocco di esterno e tutti a festeggiare".
Sulla forza del brasiliano: "Sì, era speciale. Anzi unico. Non esisterà mai più nel mondo un calciatore così, né per l’Inter né per altri".
Se lo sente ancora: "Certo, abbiamo una chat su whatsapp dei ragazzi della stagione 1997/98 (Moriero sul profilo mostra proprio una foto con Ronaldo, nda). Dopo tanti anni ci scriviamo ancora da ogni parte del mondo. Eravamo un gruppo sano, unito".
Sul contatto Ronaldo-Iuliano:"Era rigore tutta la vita, ormai è risaputo. Dopo tanto tempo è ancora difficile digerire quel senso di ingiustizia".
Sul derby di domenica:"Sarà una partita a ritmi altissimi. Il Milan ha una squadra di tutto rispetto ma vedo favorita l’Inter, che nel complesso è superiore".
Su Chivu:"Sì, condivido. Chivu sta facendo un ottimo lavoro. Ha idee da grande tecnico ed è stato bravo a mettere i giocatori a loro agio. Mi piace l’identità, perché ognuno sa cosa fare sia con la palla che senza. Ammiro soprattutto l’attitudine al pressing, all’aggressività, che facilitano il gioco verticale".
Sul giocatore decisivo:"Difficile sbilanciarsi ma se devo indicarne uno, punto su Dimarco".
Su cosa evitare in casa Inter: "Eviterei di subire ripartenze a campo aperto. Sono situazioni nelle quali il Milan è pericoloso. Ma credo che Chivu saprà organizzarsi. La cosa importante sarà limitare il raggio di azione di Modric e soffocare gli spazi, senza offrire passaggi facili".
Sugli obiettivi Inter: "Il massimo, in campionato come in Champions. È difficile, chiaro, ma lo impone lo status di club di vertice".
LEGGI ANCHE: Milan, un difensore a gennaio: rispunta Kristensen dell’Udinese. Ecco quanto può costare >>>
Sulla Roma:"È prematuro esprimere giudizi. E vale per tutte le squadre. Però sono contento per la Roma, che sta giocando un ottimo calcio ed è sorretta da un grande entusiasmo. Ha meritato ciò che ha raccolto. Di questo non sono stupito, Gasperini è un maestro".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/a9578c1eebdb5ee4f24c7979a144f412.jpg)