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Inter-Milan, Impallomeni: “Ho delle perplessità sui rossoneri. Se riescono a non perdere …”

Inter-Milan, Impallomeni: 'Ecco cos'è il derby per i rossoneri'
Il giornalista Stefano Impallomeni ha espresso la sue sensazioni in vista del derby Inter-Milan, in programma domenica a San Siro per poi soffermarsi sul Napoli e sull'Italia reduce dal ko contro la Norvegia: le parole
Redazione PM

Manca qualche giorno all'attesissimo derby di Milano tra Inter e Milan, in programma domenica sera a San Siro e valevole per la dodicesima giornata di Serie A. Una sfida storica per il calcio italiano che potrebbe dire tanto sulla lotta scudetto di entrambe.

Inter-Milan, l'analisi di Impallomeni

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A parlare del derby è stato il giornalista Stefano Impallomeni che poi si è soffermato su altri temi del momento come la sconfitta dell'Italia per 1-4 contro la Norvegia, e la questione Conte in casa Napoli.


Sulla sconfitta dell'Italia: "C'è poco da fare, la differenza è stata netta. E' una realtà che non ci piace ma che dobbiamo saper vivere. Siamo diventati un movimento molto piccolo. Possiamo prendercela con il presidente federale, i settori giovanili, ma è una crisi che dura dal 2010. Non abbiamo saputo intercettare una crisi incipiente e ora queste sono le conseguenze".

Sui motivi: "La competitività del campionato, i settori giovanili, ma sono tante le cose che non vanno. Abbiamo sottovalutato la crisi, pensando che l'avremmo superata. E invece non è così. Abbiamo visto che i migliori loro giocano in Premier e in Germania, campionati con ritmi e fisicità diverse dalla nostra. Ci stiamo dimenticando che mentre tutti sono cresciuti, noi ancora non siamo arrivati a certi livelli. Puoi perdere anche 2-1 ma non crollare in quel modo indecoroso. Il primo tempo è stato generoso, pieno di limiti, in cui si è visto qualcosa. Ma siamo questi comunque. Gattuso sta facendo un lavoro eccezionale, come Spalletti, ma questo c'è. Se centreremo la qualificazione al Mondiale, possiamo fare meglio di ora, perché ti puoi esaltare nelle difficoltà, nella fase finale. Però siamo molto deboli, fragili, dobbiamo accettare questa realtà, conviverci".

Su Conte: "Le ombre derivano da partite poco convincenti. Ci sono assenze, è vero, ma la squadra è stata rinforzata per essere più competitiva in Italia, non in Europa. L'obiettivo è ritrovare un percorso virtuoso in Italia, poi in Europa si vedrà. Puoi essere protagonista ancora se recuperi tutti.Ma servirà subito una risposta forte nel prossimo turno".

Sul ritorno di Lukaku: "Abbiamo visto che Hojlund non ha le caratteristiche di Lukaku. Conte dovrà trovare delle soluzioni e dovrà inventarsi qualcosa, soprattutto a livello difensivo e come concentrazione. Anche giocando un calcio antico per non perdere le partite. Mi aspetto un Conte pratico ma anche brutto nel prossimo trittico".

Sul derby di Milano: "E' una sliding door più per il Milan che per l'Inter. E' vero, ho delle perplessità sulla tenuta del Milan per il titolo. Se non perde, con una partita a settimana, può lottare veramente per qualcosa d'importante. C'è un mucchio con 4-5 squadre, tutte molto simili, imperfette soprattutto. Il livello è quello però, tranne l'Inter che è superiore".