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Inter-Milan, Damiani: “Ecco in cosa si assomigliano Tare a Ausilio. Preferenza? È difficile”

Redazione PM
Oscar Damiani, storico procuratore sportivo, ha elogiato le qualità di Igli Tare e Piero Ausilio, rispettivamente ds di Milan e Inter alla vigilia del derby di Milano, in programma domani sera a San Siro. Ecco le sue parole

Il derby di Milano tra Inter e Milan, in programma domani sera a San Siro si giocherà non solo in campo, ma anche in tribuna. Dalla parte rossonera Igli Tare, da quella nerazzurra, Piero Ausilio: due direttori sportivi tra i più elogiato nel panorama calcistico italiano.

Inter-Milan, Damiani elogia Tare e Ausilio

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A dichiararlo è stato Oscar Damiani, storico procuratore che in Italia ha portato quattro palloni d'oro: Zidane, Weah,Shevchenko e Papin. Ecco le sue parole rilasciate in un'intervista a Tuttosport.

Scelta tra Tare e Ausilio:"Difficile scegliere e avere una preferenza tra Piero Ausilio e Igli Tare. Sono due cari amici e posso solo che parlarne bene. Lo faccio non per il rapporto che ci lega, ma perché sono due top nel loro settore e i risultati ottenuti in questi anni parlano per entrambi. Non a caso anche grazie al loro lavoro Inter e Milan sono di nuovo ai vertici".

Sulle loro qualità: "Giustamente parliamo sempre di chi va in campo, ma le squadre che vincono e ottengono risultati brillanti hanno sempre alle spalle dirigenti abili e capaci. Due così fanno la differenza come chi scende sul rettangolo verde la domenica".


Su cosa si somigliano: "Entrambi hanno grande personalità e sono molto decisi nel perseguire gli obiettivi che si sono prefissati. Attenzione però: a dispetto dei loro caratteri forti sono molto abili a mediare con gli agenti e i proprietari dei rispettivi club per portare avanti e soprattutto a termine le trattative".

Sul retroscena con Tare: "Ai tempi della Lazio chiudemmo l’arrivo nella Capitale di Tommaso Rocchi e successivamente ci fu anche una lunga contrattazione per il rinnovo del contratto di quello che nel frattempo era diventato il capitano della squadra. Igli fu molto determinato nel concludere le trattative, ma non mancarono le difficoltà. A un certo punto non si trovava la quadra col presidente Lotito: così Tare si mise in mezzo per riuscire ad avvicinare le parti e arrivare all’intesa. Missione compiuta, alla fine andammo tutti a Cortina e tra una pista di sci e l’altra riuscimmo a chiudere l’accordo. Senza il lavoro diplomatico di Tare sarebbe stato tutto più complicato".

Su Tare:"Tare è un decisionista, ma al tempo stessa cerca sempre di fare gli interessi del club per cui lavora. Sa essere aziendalista nel senso migliore della parola, senza però rinnegare le proprie scelte ed idee. Diciamo che tra Lotito alla Lazio e i tanti dirigenti presenti ora al Milan Igli ha sviluppato pure una vena da abile psicologo".

Su Ausilio:"Piero è bravissimo e negli anni ha saputo destreggiarsi in situazione molto complesse a livello societario, traendo sempre il massimo per il proprio club. Ausilio rappresenta l’esempio da seguire per chi vuole fare il direttore sportivo: ha saputo costruirsi una carriera incredibile e a livelli eccellenti, partendo come segretario del Settore Giovanile e realizzando una grande scalata. Merita solo complimenti per quello che ha saputo fare".

Sui pregi: "Ausilio ha competenza, idee chiare e professionalità. Tare non scende a compromessi ed è molto determinato».

Sul retroscena con Ausilio: "Ci racconta qualche aneddoto di mercato con Ausilio? «Con Piero negli ultimi anni, anche grazie all’avvocato Cecere, abbiamo concluso diverse operazioni. Da Radu a Karamoh passando per Akinsammiro e Agoumé: su quest’ultimo gli ho sempre detto che sarebbe diventato un grande giocatore. A Siviglia ora è in rampa di lancio, peccato che all’Inter non abbia trovato spazio...".

Su cosa si aspetta da Inter e Milan: "Ausilio non ama molto il mercato di riparazione e i nerazzurri sono già forti così. Al Milan manca un bomber da 20 gol. Tare proverà a prenderlo, anche se la finestra invernale offre poco di solito".