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Milan, Bierhoff: “Füllkrug? Non è veloce, ma ha tutti questi altri pregi. E i compagni lo ascoltano”

Daniele Triolo Redattore 
Oliver Bierhoff, ex attaccante del Milan tra fine anni Novanta e inizio Duemila, ha parlato del connazionale Niclas Füllkrug, in procinto di diventare rossonero nella sessione invernale di calciomercato. Le sue dichiarazioni alla Gazzetta dello...

Oliver Bierhoff, ex attaccante del Milan per tre stagioni, tra il 1998 e il 2001, con 44 gol in 119 partite e uno Scudetto vinto in rossonero nel 1999, ha parlato - in un'intervista in esclusiva rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola - del connazionale Niclas Füllkrug. Il centravanti tedesco, infatti, sarà il primo rinforzo del Milan per il calciomercato invernale 2026. Ecco, dunque, le dichiarazioni integrali di Bierhoff.

Milan, l'opinione dell'ex Bierhoff su Füllkrug

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Su che tipo di giocatore è Füllkrug: «Una classica prima punta, un centravanti vecchio stile che può essere molto utile in un sistema di gioco che prevede un attaccante centrale che faccia da punto di riferimento».

Su quali sono le sue migliori caratteristiche: «La bravura nelle sponde e la presenza in area di rigore. Quando viene cercato con cross dalle fasce, di testa ne prende molte perché ha tempismo e sa anticipare il diretto marcatore. Tecnicamente è bravo e non molla mai».

Bierhoff sui punti deboli di Füllkrug: «Non è veloce e non gli va chiesto di attaccare la profondità o di condurre il contropiede».


Sui suoi comportamenti nello spogliatoio: «Non ha paura di alzare la voce quando c’è bisogno. È uno di carattere e di esperienza, uno che i compagni ascoltano. Insomma, un leader».

Sul perché si sia imposto tardi nella sua carriera: «Ha giocato tanto nella seconda serie tedesca, ha segnato, ma ha avuto degli infortuni che lo hanno frenato. È sempre stato chiaro che avesse potenzialità, ma le ha mostrate tardi. Può capitare: non tutti gli attaccanti esplodono giovani e ci sono quelli che hanno bisogno di più esperienze per maturare».

Sulle stagioni in doppia cifra in Bundesliga con Hannover, Werder Brema e Borussia Dortmund: «Sono state le sue stagioni migliori: ha giocato con continuità nel suo ruolo, quello di centravanti, e ha realizzato diverse reti».

Su Füllkrug in passato: «Lo conosco perché dal 2015 ho supervisionato tutte le Nazionali tedesche e lui era uno dei talenti della nostra Under 21: non ha fatto subito la carriera e il percorso che ci aspettavamo, ma le potenzialità le aveva e alla fine sono venute fuori».

Sui 14 gol in 24 partite con la Germania: "In Nazionale ha segnato con continuità perché Füllkrug era quello che serviva a quella squadra, ovvero un punto di riferimento in area, una prima punta di peso che si facesse trovare dai compagni, bravi a verticalizzare o a crossare".

"Al West Ham ha avuto infortuni che non gli hanno permesso di adattarsi"

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Sul giocatore utilizzato come alternativa nel 3-5-2 a Christian Pulisic e Rafael Leão: "Se Allegri voleva una prima punta capace di creare spazi, di far sentire la sua presenza e di vedere la porta, l’ha trovata".

Sul perché non sia andato bene al West Ham: "Ha avuto un paio di infortuni che non gli hanno permesso di trovare la migliore condizione fisica e di adattarsi a un campionato diverso da quello tedesco. Il suo valore però non è in discussione".

Su Füllkrug che può dare al Milan una spinta nella corsa per un posto in Champions League e nella corsa Scudetto: "Lo spero perché continuo a tifare per la mia ex squadra: al Milan sono rimasto legato e seguo quello che succede in Italia. La Serie A è molto equilibrata e questo è positivo perché deve tornare a essere il secondo campionato più importante d’Europa dopo la Premier League".

Su Massimiliano Allegri: "È un allenatore di grande esperienza che sa mettere bene la squadra in campo e che ha vinto tantissimo. Mi aspettavo che avrebbe dato una scossa e che avrebbe riportato la giusta mentalità".

Su Luka Modrić: "La sua classe la conoscono tutti. Piuttosto è sorprendente l’apporto che sta dando con continuità anche in fase di recupero del pallone. Giocando una partita a settimana fa la differenza".

Su Modrić che andrà 'dosato' se resterà al Milan per giocare, nel caso, la Champions l'anno venturo: "Spero che succeda. Vedere la Champions senza il Milan non mi piace. Un club così dovrebbe essere sempre protagonista in Europa".