Su quali sono le sue migliori caratteristiche: «La bravura nelle sponde e la presenza in area di rigore. Quando viene cercato con cross dalle fasce, di testa ne prende molte perché ha tempismo e sa anticipare il diretto marcatore. Tecnicamente è bravo e non molla mai».
Bierhoff sui punti deboli di Füllkrug: «Non è veloce e non gli va chiesto di attaccare la profondità o di condurre il contropiede».
Sui suoi comportamenti nello spogliatoio: «Non ha paura di alzare la voce quando c’è bisogno. È uno di carattere e di esperienza, uno che i compagni ascoltano. Insomma, un leader».
Sul perché si sia imposto tardi nella sua carriera: «Ha giocato tanto nella seconda serie tedesca, ha segnato, ma ha avuto degli infortuni che lo hanno frenato. È sempre stato chiaro che avesse potenzialità, ma le ha mostrate tardi. Può capitare: non tutti gli attaccanti esplodono giovani e ci sono quelli che hanno bisogno di più esperienze per maturare».
Sulle stagioni in doppia cifra in Bundesliga con Hannover, Werder Brema e Borussia Dortmund: «Sono state le sue stagioni migliori: ha giocato con continuità nel suo ruolo, quello di centravanti, e ha realizzato diverse reti».
Su Füllkrug in passato: «Lo conosco perché dal 2015 ho supervisionato tutte le Nazionali tedesche e lui era uno dei talenti della nostra Under 21: non ha fatto subito la carriera e il percorso che ci aspettavamo, ma le potenzialità le aveva e alla fine sono venute fuori».
Sui 14 gol in 24 partite con la Germania: "In Nazionale ha segnato con continuità perché Füllkrug era quello che serviva a quella squadra, ovvero un punto di riferimento in area, una prima punta di peso che si facesse trovare dai compagni, bravi a verticalizzare o a crossare".
"Al West Ham ha avuto infortuni che non gli hanno permesso di adattarsi"
—Sul giocatore utilizzato come alternativa nel 3-5-2 a Christian Pulisic e Rafael Leão: "Se Allegri voleva una prima punta capace di creare spazi, di far sentire la sua presenza e di vedere la porta, l’ha trovata".
Sul perché non sia andato bene al West Ham: "Ha avuto un paio di infortuni che non gli hanno permesso di trovare la migliore condizione fisica e di adattarsi a un campionato diverso da quello tedesco. Il suo valore però non è in discussione".
Su Füllkrug che può dare al Milan una spinta nella corsa per un posto in Champions League e nella corsa Scudetto: "Lo spero perché continuo a tifare per la mia ex squadra: al Milan sono rimasto legato e seguo quello che succede in Italia. La Serie A è molto equilibrata e questo è positivo perché deve tornare a essere il secondo campionato più importante d’Europa dopo la Premier League".
Su Massimiliano Allegri: "È un allenatore di grande esperienza che sa mettere bene la squadra in campo e che ha vinto tantissimo. Mi aspettavo che avrebbe dato una scossa e che avrebbe riportato la giusta mentalità".
Su Luka Modrić: "La sua classe la conoscono tutti. Piuttosto è sorprendente l’apporto che sta dando con continuità anche in fase di recupero del pallone. Giocando una partita a settimana fa la differenza".
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Su Modrić che andrà 'dosato' se resterà al Milan per giocare, nel caso, la Champions l'anno venturo: "Spero che succeda. Vedere la Champions senza il Milan non mi piace. Un club così dovrebbe essere sempre protagonista in Europa".
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