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Il Milan di Gazidis sul modello Arsenal: ma i tifosi sapranno aspettare risultati?

Ivan Gazidis, amministratore delegato AC Milan

Ivan Gazidis prende sempre più potere all'interno del club rossonero, dove vuole ricreare quanto fatto a Londra. Ma il Milan è un'altra cosa ...

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - Ci hanno provato, Zvonimir Boban e Paolo Maldini, a fornire ai tifosi rossoneri le garanzie che la squadra sarebbe tornata competitiva in breve tempo. Ma quanto è successo in questi giorni ha, di fatto, testimoniato una situazione incontrovertibile: il fondo Elliott Management Corporation, proprietario del Milan, ha messo l'amministratore delegato Ivan Gazidis al comando del club di Via Aldo Rossi.

"È al dirigente sudafricano di origine greca che è stato deputato il compito di risollevare le sorti del Diavolo, facendo risorgere il Milan dalle proprie ceneri per restituirlo ad un futuro più roseo. Ognuno ha il proprio modo per giungere al target prefissato: Boban e Maldini hanno (avevano?) il loro, Gazidis ha il suo. Il quale, va detto, non è propriamente errato. Tutt'altro. Soltanto che, però, può andare a discapito dei risultati sportivi nel breve-medio termine.

"Divenuto dirigente dell'Arsenal in una fase di austerity del club londinese, quella successiva alla costruzione dell'Emirates Stadium, la missione di Gazidis è stata, sin da subito, quella di far risollevare i 'Gunners', generando un circuito economico virtuoso attraverso l'introduzione di nuove sponsorizzazioni e di un ricorso sempre più massiccio al player trading sul mercato. A Londra, di fatto, Gazidis (con l'ausilio del maestro Arsène Wenger) ha portato tanti calciatori semi-sconosciuti, di valore ma dai costi contenuti, che sono esplosi con l'Arsenal e sono stati rivenduti a peso d'oro.

"Nel 2018, quando Gazidis ha lasciato l'Arsenal per sposare la causa del Diavolo, i 'Gunners' si collocavano al sesto posto nella classifica mondiale dei club europei per fatturato, dietro soltanto a Manchester United, Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City, davanti, addirittura, al PSG della ricchissima proprietà qatariota. Adesso, al Milan, Gazidis vorrebbe, in sostanza, cercare di replicare quel modello rivelatosi molto proficuo per il club del Nord di Londra.

"In effetti, il Milan ha un bilancio da sistemare al più presto (era -146 milioni di euro al 30 giugno 2019, anche se, nel frattempo, sono stati ceduti Jesús Suso e Krzysztof Piatek per un incasso di 50 milioni di euro), un fatturato da far crescere rapidamente, uno stadio da realizzare al più presto, non appena avrà avuto il via libera in tutti gli ambienti politici ed istituzionali ed un parco calciatori da ripensare quasi totalmente. Da qui, dunque, può essere motivata la scelta del tedesco Ralf Rangnick come nuovo tecnico e direttore sportivo: farebbe, in pratica, il manager 'alla Wenger' in casa rossonera.

"Se ci si pensa, attentamente, non si potrebbe far altro che avallare tutto questo, soprattutto in un periodo storico come questo, dove il Milan non riesce più a tornare ai livelli dei primi anni dello scorso decennio. C'è un grosso 'ma' che fa tremare i tifosi e non li induce, certamente, all'ottimismo più sfrenato. Anzi, tutto il contrario. Gazidis, di concerto con il fondo Elliott, ha stabilito un tetto agli ingaggi(2 milioni di euro l'anno, massimo, per ogni calciatore) e tutto ciò va in aperto contrasto con le richieste economiche dei due top player rossoneri, Gianluigi 'Gigio' Donnarumma e Zlatan Ibrahimovic, i quali, a queste condizioni, difficilmente rimarranno.

"A questo va aggiunto, poi, come la principale 'mission' di Gazidis sembra essere quella del risanamento economico del club e di un percorso virtuoso per il Milan, ad ogni costo. Tralasciando, eventualmente, i risultati sportivi. Certo, se arriveranno tanto di guadagnato (anche perché, con una squadra vincente, uno sponsor è sicuramente più interessato a finanziare il club), ma non così di fondamentale importanza. Nei 9 anni in cui Gazidis è stato dirigente dell'Arsenal, i 'Gunners' hanno vinto 3 F.A. Cup (2014-2015-2017) e 3 Community Shield (2015-2016-2018), dovendo, però, aspettare ben 6 anni per conquistare il primo trofeo.

"È vero che, nel frattempo, l'Arsenal si è qualificato per 7 volte alla Champions League, arrivando sempre nelle prime quattro posizioni in Premier League, ma è anche vero che i londinesi partivano da una buona base, mentre il Milan andrà quasi totalmente ricostruito dalle fondamenta. I tifosi del Milan, esigenti ed abituati bene da quasi 30 anni di trionfi continui, avranno la pazienza di aspettare tutto questo? Dopo stagioni buie, contraddistinte dall'incertezza, Elliott, con Gazidis, proverà a fornire una luce che, però, non tutti sembrano disposti a seguire ...

"Intanto, oggi, sui social, Ibrahimovic ha fornito un indizio su quello che potrebbe essere il proprio futuro professionale. Per i dettagli, continua a leggere >>>

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