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ESCLUSIVA PM – Lodetti: “Cesare, che capitano. E vi racconto che…”

Cesare Maldini (credits: GETTY Images)

Dopo la tragica notizia della morte di Cesare Maldini, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato Giovanni Lodetti, ex compagno e giocatore di Maldini

Luca Fazzini

La notizia della morte di Cesare Maldini, storico giocatore, capitano e allenatore del Milan e della Nazionale italiana, ha scosso tutto il mondo rossonero e in generale quello del pallone. La redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Giovanni Lodetti, suo ex compagno di squadra e suo giocatore al Foggia quando Maldini allenava i pugliesi.

Buongiorno sign. Lodetti. Come ha reagito a questa tragica notizia?

"Mi ha chiamato questa mattina un amico. Mi dispiace tantissimo, io ero molto legato a Cesare per tantissimi motivi. Primo perchè ho fatto l'esordio in Serie A nel 1961, secondo perchè l'ho avuto come allenatore a Foggia nel biennio 1974-1976, vincendo un campionato di Serie B. Terzo motivo perchè era una grande persona, mi ha aiutato molto quando ero un ragazzino e dalle giovanili mi affacciavo alla prima squadra. Lui era capitano e mi ha supportato molto".

Che cosa ha dato un uomo come Cesare al Milan e in generale al mondo del calcio?

"Ha dato tantissimo: è sempre stato un giocatore molto leale, molto pulito e - oltre che tecnicamente - anche dal punto di vista professionale è sempre stata un'ottima persona. Per noi giovani, da capitano Cesare è stato un esempio, sotto tutti i punti di vista".

Da che cosa nasce il rispetto e l'amore che tutto il mondo del calcio ha per lui: i tanti trionfi o anche qualcosa di più?

"Penso che Cesare sia un mito che la nascita gli ha donato. Cesare era un grande giocatore, un grande personaggio e una grande persona. Soprattutto, pur avendo grandi successi a livello sportivo, è sempre rimasto lo stesso, umile. Un Cesare Maldini da frequentare, un grande capitano".

Ha qualche aneddoto da raccontarci come compagno di squadra e giocatore di Cesare Maldini?

"Ce ne è uno molto bello ed interessante: io ero riserva alla finale della Coppa dei Campioni a Londra (vinta 2-1 dal Milan sul Benfica a Wembley con doppietta di Altafini, ndr), ma la panchina era molto distante dal campo, praticamente in tribuna. L'allenatore era Rocco, ed avevamo sbagliato le marcature. Maldini provava a chiamare Rocco, per segnalargli il problema, ma l'allenatore non sentiva. Allora in quel momento ha preso una decisione, si è assunto la responsabilità e ha cambiato lui le due marcature: c'erano Benitez e Trapattoni su Torres e Eusebio: cambiando, noi vincemmo la partita. E' un aneddoto bello, che ricordo con piacere perchè abbiamo vinto e che mostra il grande carattere di Cesare".

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