"Ieri pomeriggio, al termine di Milan-Empoli, gara terminata 2-1 per i toscani, qualche tifoso rossonero ha superato, come giustamente evidenziato dai giornali in edicola questa mattina, la linea che divide il diritto di critica dall'atto teppistico.
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De Sciglio, scintille fuori da San Siro: insulti e cazzotti con i tifosi
Un tifoso si è scagliato contro l'auto dove erano Mattia De Sciglio ed i suoi genitori: spintonata la madre, è intervenuto il padre. E' rottura definitiva
"Non è stata una domenica facile per Mattia De Sciglio, capitano rossonero in assenza di Riccardo Montolivo e Ignazio Abate, il quale, già sonoramente contestato dal pubblico di San Siro nel momento della sostituzione con Lucas Ocampos in seguito ad una pessima prestazione, ha avuto un'accesa discussione con i propri 'sostenitori' abbandonando l'impianto meneghino.
"Un tifoso del Milan, descritto come visibilmente alticcio, stazionava nei pressi della rampa dove entrano ed escono i pullman delle squadre e le auto di dirigenti e calciatori: individuata l'auto dove viaggiava De Sciglio con i genitori, si è scatenato, inveendo contro il ragazzo, invitandolo ad andare alla Juventus (in settimana il calciatore ha comunicato alla dirigenza la propria volontà di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2018, n.d.r.), e picchiando fortemente le mani contro i vetri dell'Audi aziendale.
"Il padre di De Sciglio, a quel punto, è sceso dall'auto cercando di placare il contestatore, senza esito. La situazione è degenerata quando è scesa anche la madre, la quale è stata spintonata via dall'aggressore, che, oltretutto, ha lanciato una bottiglia di birra vuota contro l'auto della famiglia De Sciglio. Il giocatore del Milan, quindi, ha puntato dritto verso il 'tifoso', ed è stato placcato a fatica dai presenti. Il padre, al contrario, ha avuto una colluttazione con lui. Le Forze dell'Ordine hanno provveduto a sedare gli animi, facendo rientrare la famiglia nella macchina e riaccompagnandola nel garage di San Siro.
"Tra De Sciglio e l'ambiente rossonero, è oramai lapalissiano, è rottura definitiva. Qualora vi fosse stata anche la più piccola possibilità che il giocatore ci ripensasse, tornando sui suoi passi e decidendo di ridiscutere i termini del suo contratto con la società, con questo increscioso episodio qualsiasi velleità, sicuramente, sarà stata cancellata. Per il 'Corriere della Sera', Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo rossonero, oggi incontrerà il ragazzo e sentirà il suo procuratore, Giovanni Branchini, per proporgli un'offerta di rinnovo, ma che le strade possano proseguire parallele appare ipotesi inverosimile.
"Vincenzo Montella, dal canto suo, ha sempre difeso e continua a difendere il suo calciatore: “E' uno dei giocatori presi di mira sin dall'inizio della stagione – ha affermato ieri il tecnico rossonero -: può fare molto di più, ma è un grande professionista ed a lui non viene perdonato nulla. Da un po' gioca così, ma non è facile quando si scende in campo attorniato da un'atmosfera di scetticismo diffuso”.
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