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Calciomercato Milan – Ibrahimovic torna, ma trova un Diavolo diverso

Alfredo Novello

Zlatan Ibrahimovic torna al Milan dopo 7 anni. Dall'ultima volta che giocò in rossonero sono cambiate molte cose: società, allenatore, squadra e...obiettivi

"CALCIOMERCATO MILAN - “Stesso Zlatan, Diavolo diverso. Arrivo Milan”. In questo modo Zlatan Ibrahimovic ha annunciato su Instagram il suo ritorno in rossonero. Come dargli torto, dall’ultima esperienza in Italia sono cambiate tante cose, ma soprattutto, è cambiato molto il Milan.

"Ibrahimovic arrivò al Milan nell’agosto del 2010, in prestito con obbligo di riscatto dal Barcellona di Pep Guardiola, che non riuscì ad incastrare lo svedese nel meccanismo perfetto dei blaugrana. Restò in rossonero fino al 2012 ma già nella stagione del suo approdo arrivò lo Scudetto. Ibrahimovic segnò 21 gol in un Milan che era ancora di proprietà di Silvio Berlusconi, che vedeva protagonista Adriano Galliani con i suoi colpi alla Robinho.

"Una squadra costruita con quel mix di giovani ed esperti tanto decantato e voluto da Boban e Maldini, con obiettivi completamente diversi da quelli attuali. In rosa c’erano i vari Inzaghi, Seedorf, Nesta, Oddo, Ambrosini, Gattuso; ma anche Pato, Boateng, Ronaldinho e Cassano. Un gruppo prima che una grande squadra: Massimiliano Allegri a dirigere il timone, e un attacco che era pura fantasia.

"Attenzione però, giusto sottolineare che anche Ibrahimovic è un calciatore diverso da quello che lasciò il Milan sostanzialmente al vertice del calcio italiano sette anni fa. L’ex PSG è arrivato al Milan a 29 anni, quando ancora era considerato uno dei migliori giocatori del mondo e dopo aver giocato nel Barcellona che stravinse la Liga spagnola. Fu presentato a 'San Siro' con un tappeto rosso sul prato, e parlando ai tifosi con un microfono annunciò che voleva “vincere tutto”.

"Delle ultime otto stagioni, però, sei le ha passate giocando in campionati di seconda o terza fascia come la Ligue 1 francese o la MLS americana. Ibrahimovic inoltre ha compiuto da poco 38 anni, un’età in cui molti calciatori di alto livello si sono ritirati oppure hanno passato da tempo il picco della loro carriera. Non è il caso di Ibrahimovic, giocatore dominante e in grado ancora di spostare gli equilibri.

"Lo svedese ritrova un Milan incerottato e soprattutto con un chiaro problema gol. Ecco quindi che il suo apporto diventa fondamentale, anche più di quanto lo sia stato nel 2010, dove l’attacco del Milan vide comunque Robinho siglare 14 reti. Nei prossimi sei mesi dovrà essere la luce dell’attacco rossonero, oltre ad agevolare quei giocatori ancora oggetto del mistero come Lucas Paquetá e Rafael Leao.

"La carne al fuoco è davvero tanto, la parola adesso spetta al campo. Intanto con l'arrivo di Ibrahimovic, Krzysztof Piatek rischia il posto: per le ultime, continua a leggere>>>

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