"Il calcio non è mai stato solo una questione di gol. Si tratta di dare a ogni bambino (indipendentemente dal background, dalla religione o dalla situazione economica) la convinzione di poter realizzare qualcosa di STRAORDINARIO. Ma viviamo sempre più in una società che scoraggia i grandi sogni. Quando diciamo ai bambini che le loro aspirazioni sono irrealistiche. Dove il cinismo sostituisce la possibilità. Ciò va contro TUTTO ciò che il calcio dovrebbe rappresentare. Questo sport ha un potere unificante senza pari! Quando scendono in campo 22 giocatori, le divisioni scompaiono. Ricchi, poveri, ogni fede, ogni nazione… All’improvviso parliamo tutti la stessa lingua universale".
"Questo è prezioso nel nostro mondo diviso. E con questa piattaforma arrivano anche le responsabilità… Le istituzioni calcistiche, i club e gli atleti hanno un dovere che va ben oltre l’intrattenimento. Abbiamo miliardi di occhi che ci osservano. Che opportunità per promuovere un cambiamento positivo e portare amore alle comunità di tutto il mondo! Ecco perché mi sento ferito quando il nostro splendido sport non svolge il suo ruolo di leader e non si batte per cause serie".
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"Ho sempre cercato di usare la mia voce e la mia piattaforma per l’uguaglianza e per cause significative… Il mio impegno rimane valido anche oggi. Per contribuire a creare un ponte tra i mondi in cui mi trovo (sport, affari, sostenibilità) e creare qualcosa di migliore. Per elevare il calcio a faro di speranza. Per ricordarci perché ci siamo innamorati di questo bellissimo gioco. Perché, nella sua forma migliore, il calcio non è solo intrattenimento. È trasformazione. È unità. È possibilità. È sogno. E vale la pena lottare per questo".
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