Anche Giancarlo Capelli, detto 'Il Barone', sarebbe finito nella cosiddetta 'Black-List': ecco la 'denucnia' della Curva Sud del Milan
La Curva Sud alla vigilia di Milan-Bari di Coppa Italia aveva pubblicato su Instagram un duro comunicato. Comunicato a cui è seguita l'assenza completa a San Siro durante la partita. Ecco il post completo.
"Tante persone in queste settimane ci hanno scritto chiedendo se la Curva Sud degli ultimi anni, passionale, colorata, con i suoi storici striscioni, le sue coreografie spettacolari e il suo tifo incessante, sarebbe stata regolarmente al proprio posto. Ebbene oggi dopo un lungo silenzio assordante da parte della società, possiamo darvi le prime risposte:
• nessun riscontro sui nuovi striscioni
• vietati quasi tutti i vecchi striscioni
• black-list con divieto di abbonamento al 2° blu ma con possibilità di abbonarsi nel resto dello stadio e di comprare i biglietti anche al 2° blu (si avete letto bene, per ordine pubblico ci vietano di abbonarci al 2° blu, ma se riusciamo nell'impresa di prendere uno dei pochi biglietti disponibili al 2° blu partita per partita, il problema di ordine pubblico scompare magicamente: follia!!!). In questa lista nera, oltre ai vocalist, ai ragazzi che preparano coreografie, che suonano i tamburi, oltre ai vari responsabili dei gruppi, sono stati inseriti i loro figli, le loro mogli e tanti altri ragazzi incensurati, solo per aver espresso una propria opinione lecita e aver contestato la società a Casa Milan, durante manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate. Con grande rammarico ad oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione che ci permetta di fare il tifo come siamo abituati da decenni e come accade in tutte le curve d'Italia.
Spiace per il mister e per la squadra, vittime sacrificali di questa scelta da parte della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e