Pulisic, ha evidenziato il 'CorSport', tra infortuni e acciacchi fisici, in questa stagione è partito titolare soltanto 5 volte in 13 partite e ha giocato fin qui 422' in Serie A, di media poco più di 50' per gara. Eppure ha fornito un contributo importante: 5 gol e 2 assist, per una contribuzione ad una rete dei rossoneri ogni 60'.
Contribuisce ad un gol del Milan ogni 60' di gioco
—Se nel computo inseriamo anche la Coppa Italia, la statistica migliora ulteriormente. Sale a 7 gol e 2 assist, con una contribuzione ogni 58'. Insomma, quando Pulisic c'è, si fa sentire. E quando manca, come contro la Lazio nelle ultime due gare, la sua assenza si nota. Il Milan la paga in termini di creatività e produttività sotto rete.
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In Torino-Milan, come detto, Allegri riaccoglierà la sua certezza, Pulisic, nel ruolo di seconda punta al fianco di Leão, centravanti. E se qualche dubbio, per il quotidiano romano, ancora permane sull'effettiva adattabilità del portoghese al ruolo, sullo statunitense non vi è dubbio alcuno: con questo modulo, infatti, il numero 11 è libero di svariare e di cercarsi la posizione migliore sul campo, senza troppi schemi tattici da seguire e senza compiti difensivi troppo pressanti da tenere presenti. Ecco perché poi può essere lucido in zona-gol per decidere le partite.
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