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Barbara Berlusconi (ex amministratore delegato AC Milan) | Milan News (Getty Images)
Nella notte, il Consiglio Comunale di Milano ha votato favorevolmente la delibera per la vendita dello stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro e delle aree circostanti a Milan e Inter. Il provvedimento è passato al vaglio dell'assise civica con 24 voti favorevoli, 20 contrari e 2 consiglieri che non hanno partecipato alla votazione.
La vendita andrà formalizzata entro il prossimo 10 novembre, per evitare che scatti il vincolo architettonico sul secondo anello dello stadio 'Meazza'. Ha espresso soddisfazione sul tema, all'agenzia di stampa 'ANSA', Barbara Berlusconi, figlia del compianto Silvio e, in passato, dal 2013 al 2017, amministratore delegato del Milan in coabitazione con Adriano Galliani. Come si ricorderà, intorno al 2015, fu lei una dei primi promotori di un nuovo stadio del Milan al Portello.
Per Barbara Berlusconi, il sì del Consiglio Comunale alla cessione di San Siro ai due club è "un primo, ma importante passo verso la costruzione del nuovo stadio", nonché "una bella notizia per la città". Per l'ex dirigente della società rossonera, "non bisogna avere del futuro, né vivere nel passato". Ricordando come Alexsander Čeferin, Presidente della UEFA, abbia definito vergognosi gli stadi italiani.
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Bisognava, quindi, andare avanti, superare l'amore e l'affetto che si prova per lo stadio di 'San Siro' e guardare al progresso. Per Barbara Berlusconi, l'attuale impianto sportivo di Milano "è una struttura fatiscente, priva di servizi", con "seggiolini piccoli e scomode, rampe faticose, bar e servizi igienici non all'altezza". Non vede l'ora, dunque, di assistere alla nascita del nuovo stadio, "felice di aver posto il problema 10 anni fa", quando, però, a suo dire, i tempi per la svolta non erano ancora maturi.
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