- Calciomercato
- News economiche Milan
- Redazione
Samuele Ricci (qui con la maglia della Nazionale italiana) | Getty Images
Ieri sera è andata in scena a Bergamo Italia-Estonia, match valevole per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Nella convincente vittoria degli azzurri di Rino Gattuso - per la prima volta in panchina da CT - non c'era nessun giocatore del Milan. E non solo in campo nell'undici titolare. Tra i convocati dell'ex allenatore (e leggenda da giocatore) rossonero non ha trovato posto nessun giocatore del Milan. Gli unici eleggibili, in teoria, sarebbero Samuele Ricci e Matteo Gabbia, i quali - di recente - hanno presenziato in Nazionale sotto la guida di Luciano Spalletti. A questo giro di convocazioni, i due non sono stati chiamati. Dunque, sono rimasti a Milanello ad allenarsi agli ordini di Massimiliano Allegri. Da questa circostanza, nasce spontanea una domanda: perché non c'è un blocco italiano al Milan?
Da anni ormai al Milan ci sono pochi giocatori italiani. Tramite alcune cessioni realizzate in tempi recenti, però, il numero si sta assottigliando sempre di più. Ad ora, in rosa, ci sono solo Ricci, Gabbia, Bartesaghi, il secondo portiere Terracciano e il giovanissimo Torriani (il terzo portiere). Un numero davvero limitato, insomma.
Ciò non crea un 'problema' all'interno dello spogliatoio? Spesso, infatti, le squadre vincenti possiedono al loro interno dei gruppi forti, magari formati da giocatori della medesima nazionalità. Trovandoci in Italia, ovviamente, un gruppo di ragazzi italiani potrebbe aiutare ancor di più. La maggiore sintonia con il campionato, con l'allenatore e il suo staff (come nel caso di quest'anno) e l'abitudine all'Italia come paese potrebbero fare la differenza anche nell'aiutare i compagni stranieri a integrarsi più velocemente. Sarebbe dunque auspicabile un accrescimento nel numero di italiani nella rosa di Allegri al fine di facilitare l'unità e la coesione all'interno del gruppo squadra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA