Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'La Stampa', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi anche sulla sua parentesi al Milan. Ecco, dunque, le sue parole.
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Sul Milan: "Quella al Milan è stata un’occasione pazzesca. A Milano sono stato pochissimo, troppo poco. È finita presto, troppo presto. Ritenevo di essermelo meritato dopo tre anni buoni alla Samp e uno all’Empoli. Facciamo che non si sono allineati quegli astri. Esonero solo colpa mia? Credo che le responsabilità siano sempre di tutti ma sono stato esonerato dopo una vittoria. Evidentemente c’erano pareri e visioni diverse… mah. Ero appena all’inizio, peccato".
Sul soprannome 'Mago': "I maghi non esistono. Nel calcio servono tante cose, si devono allineare anche gli astri, la penso così. A volte basterebbe, si fa per dire, essere al momento giusto, nel posto giusto, nella squadra giusta e con il direttore sportivo giusto e soprattutto devi essere giusto anche tu. La mia è una carriera in altalena. Ma sono contento di poter dire che mi sono sempre rialzato e ho avuto la forza, in diversi momenti, di ricominciare. E non è così semplice".
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