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Milan, tre gestioni diverse per tre talenti: meglio con Camarda, Comotto o Liberali?

Milan, tre gestioni diverse per tre talenti: meglio con Camarda, Comotto o Liberali?
Il Milan ha utilizzato tre gestioni diverse per tre talenti: ma ha fatto meglio con Mattia Liberali, Francesco Camarda o Christian Comotto?
Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 

Cosa possono avere in comune Francesco Camarda, Christian Comotto e Mattia Liberali, oltre al fatto di essere grandi talenti del Settore Giovanile del Milan? I tre sono uniti da un solo altro aspetto, ovvero sia che nella prossima stagione giocheranno in prestito e non saranno nella rosa rossonera a disposizione di Massimiliano Allegri. L'attaccante, infatti, ha già vissuto le sue prime uscite con la maglia del Lecce, segnando per altro 4 gol in 2 amichevoli (qui il nostro pezzo a riguardo). D'altro canto sembra essere sempre più vicino il trasferimento del classe 2007 al Catanzaro. Mentre anche il figlio d'arte dovrebbe andare allo Spezia a titolo temporaneo.

Milan, chi è stato gestito meglio: il confronto tra Camarda, Comotto e Liberali 

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Come detto, questo è uno dei due elementi che li accomuna, anche perché per quanto concerne la gestione, il Milan ha utilizzato tre metodi totalmente diversi, soprattutto nell'ultima stagione. Francesco Camarda, infatti, è stato sballottato tra Under 23 e prima squadra. Alla fine ha anche totalizzato 34 presenze in totale siglando 7 reti, ma non ha avuto la possibilità di giocare i playoff con cui avrebbe potuto aiutare Milan Futuro a difendere la permanenza in Serie C. E questo proprio a causa di come è stato spostato da una parte all'altra.


Mattia Liberali ha fatto un altro percorso ancora, perché non ha mai avuto una squadra con cui poter giocare tutta l'annata. Si è infatti diviso, in modo nemmeno troppo equo, tra Primavera, Under 23 e prima squadra, non trovando una collocazione fissa. Infine Christian Comotto, l'unico ad avere continuità agli ordini di Federico Guidi. Ma qual è stata la gestione migliore? A primo acchito verrebbe da dire quella del figlio d'arte, l'unico ad aver avuto costanza con una sola rosa, sebbene non abbia quasi mai avuto la possibilità di fare il salto, salvo pochissime partite. Il fatto che, però, entrambi abbiano trovato spazio altrove significa che in un modo o nell'altro sono riusciti a mettersi in mostra. E questi prestiti, a conti fatti, potrebbero anche cambiare la valutazione sulle gestioni. Anche in questo caso, solo il tempo ci darà torto o ragione.