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Milan, Tonali rivela tutto. Ritorna a casa? Ibra, che stoccata! E Maldini …

Fabio Barera Redattore 

Sandro Tonali, centrocampista del Newcastle ed ex mediano del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ad 'U', il mensile del quotidiano 'la Repubblica', nell'edizione pubblicata questa mattina, raccontandosi a 360° dalla squalifica per scommesse, alla nuova vita, fino alla chiamata di Paolo Maldini. Ecco, dunque, tutte le sue parole.

Ora si sente un modello? «Un ludopatico non ne parla, ma se si sblocca poi riesce a impegnarsi. Parlare è la cosa più difficile. Non riuscirai mai a farti vedere come un perdente, ma l’unico vero aiuto è aprirsi».

Ripensa spesso al passato? «Mi è capitato di pensare a quando potevo andare all’Inter. Non l’ho mai accettato: non perché non sia una squadra forte, ma non mi reputavo felice al 100%. Ogni giorno se ne parlava. Sentivo il mio procuratore e i dubbi erano grandi. La montagna che non volevo scavalcare. La chiamata di Paolo Maldini ha cambiato tutto, mi ha fatto felice e ho detto: “O vado al Milan o resto al Brescia”. Me l’ha trasmesso mio papà, questo legame col Milan. Facevo colazione con la tazza rossonera di Gattuso e quando si è rotta ho costretto mia mamma a sistemarla pezzettino per pezzettino. Quando il trasferimento si è concretizzato, ho chiesto a Rino il permesso di indossare la sua n° 8».

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