Milan, non puoi essere Leao dipendente: in avanti serve altro

Il Milan cade ancora: dopo la sconfitta contro la Juventus, arriva la brutta gara contro il PSG. La squadra di Pioli perde per 3-0 non riuscendo ad essere incisiva in attacco. Molti gli occhi puntati sul duello a distanza tra Mbappé e Leao. Il francese ha segnato ed è stato pericolo. Rafa, invece, non ha lasciato il suo graffio nella partita. Il Milan, però, non può dipendere solamente dalle giocate della sua stella.

Milan, non basta Leao

Nella partita di ieri, il Milan ha cercato il pressing alto, mettendo in difficoltà il PSG per i primi minuti di gioco, parola dello stesso Luis Enrique. In difficoltà, i francesi si sono rivolti alla loro stella assoluta: Mbappé. La punta, che aveva toccato pochissimi palloni, ha avuto una chance e ha fulminato Maignan con un tiro secco. Con un giocatore del genere, puoi giocare anche cercando il suo aiuto o la sua giocata decisiva. Questo discorso si può applicare a un giocatore come Leao fino ad un certo punto: Rafa, quando parte bene, mette in difficoltà le difese e questo è fuori discussione, ma non garantisce l'efficienza offensiva del suo collega francese.

Serve il gioco

Per questo, il Milan non può mettersi nella condizione di diventare Leao dipendente, cosa accaduta ieri sera. Nella gara di Champions, infatti, i rossoneri hanno faticato a creare qualcosa in attacco e spesso si sono rivolti a Leao, con palloni statici. Rafa ha fatto il possibile saltando i difensori quando possibile, ma poi sono arrivati cross sbagliati, tiri difficili o chiusure di avversari in aiuto. Insomma, il Milan deve guardare anche oltre a Leao, ricominciare ad attaccare a tutto campo come fatto ad inizio stagione. Serve il miglior Pulisic, gli inserimenti di Reijnders e i gol degli attaccanti. In quel modo ci saranno più spazi per tutti, compresi Leao e Theo Hernandez. Paradossale che il miglior passaggio e la miglior occasione per il Milan, sia stata creata da un lancio di Maignan. I rossoneri devono ritrovare il gioco: Leao deve essere una parte fondamentale della manovra rossonera, ma non l'unica opzione. LEGGI ANCHE: Theo, che succede? Sembra triste, svuotato, demotivato. Qualcosa non va

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