La questione San Siro continua a tenere banco, e il futuro dello stadio che ha fatto la storia del calcio si fa sempre più incerto
La questione San Siro continua a tenere banco a Milano, e il futuro dello stadio che ha fatto la storia del calcio italiano si fa sempre più incerto. La notizia di oggi, riportata da Repubblica e altri siti, rivela che la trattativa per la vendita dell'impianto a Milan e Inter si arricchisce di un nuovo, delicato capitolo: un dialogo con la Corte dei Conti.
San Siro, un'attesa senza fine: il dialogo con la Corte dei Conti complica la vendita
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Secondo il quotidiano milanese, c'è stato un contatto informale tra l'amministrazione comunale e i giudici contabili. Un confronto preventivo, come viene definito, che sottolinea l'estrema cautela con cui Palazzo Marino sta gestendo l'intera operazione. Il motivo è chiaro: la vendita di un bene così prezioso e simbolico non può lasciare spazio a incertezze o errori. Ogni dettaglio deve essere curato con il massimo scrupolo per evitare contestazioni future.
Questo scrupolo, però, rischia di allungare, ancora di più, i tempi. Il Comune di Milano sta cercando un accordo totale con Milan ed Inter, e la necessità di un'intesa completa e inattaccabile potrebbe far slittare la firma ben oltre la data prevista. Il termine del 30 settembre, indicato dal sindaco come scadenza per il voto in Consiglio Comunale, sembra sempre più a rischio.
L'operazione San Siro non è solo una trattativa economica, ma un vero e proprio nodo politico e burocratico. La vendita a Milan e Inter, se da un lato risolverebbe la questione della gestione dello stadio, dall'altro solleva questioni complesse, a partire dal prezzo e dai vincoli storici. Il confronto con la Corte dei Conti, per quanto informale, evidenzia la necessità di una verifica approfondita sulla correttezza dell'operazione.