Antonio Cassano, a 'Viva el Fútbol', ha parlato di Milan-Bologna, della squadra di Massimiliano Allegri e di Luka Modric. Mai banale
Antonio Cassano, ex attaccante in Serie A anche del Milan (gennaio 2011-giugno 2012), ha parlato, nel corso della trasmissione 'Viva el Fútbol' su 'Twitch', della prestazione dei rossoneri di Massimiliano Allegri (che è stato suo allenatore nei trascorsi in campo con il Diavolo) contro il Bologna di Vincenzo Italiano.
Milan-Bologna, il commento di Cassano alla partita
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“Il ritmo non era basso, era molto molto basso. Il Bologna ha avuto tanto possesso palla, senza riuscire ad impensierire mai il Milan. Io mi ritengo una persona onesta, e quando vedo qualcosa di diverso lo devo dire, non parlo per partito preso. Ho visto un’organizzazione seria da parte dei rossoneri, che in fase di non possesso si schieravano con un 4-4-2, mentre in fase di possesso passavano ad un 3-5-2, con Luka Modric che scendeva al livello dei difensori per gestire la palla", l'incipit dell'analisi di 'Fantantonio'.
Cassano, poi, ha proseguito parlando, più nello specifico, del lavoro del suo ex tecnico. "Il Milan ha strameritato di vincere e per la prima volta ho visto una proposta di gioco organizzata e seria da parte di una squadra di Allegri, che negli ultimi 5 anni non aveva mostrato nulla - la stoccata dell'ex fantasista -. Sarà un primo passo verso un’evoluzione di Allegri o solo una casualità? Non lo so. Sinceramente in questo momento penso sia solo una casualità, vedremo nelle prossime gare, perché ora sono curioso di vedere il Milan quando affronterà squadre di maggior spessore”.
"Modric è tra i 5 centrocampisti più forti della storia"
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La chiosa del classe 1982 è su Modric, match-winner di Milan-Bologna. “Luka è tra i 5 centrocampisti più forti della storia. Ciò che mi ha impressionato di più della gara contro il Bologna sono stati i chilometri che ha percorso. Parliamo di un giocatore favoloso. Quando aveva la palla tra i piedi cambiava la sinfonia. Mi dispiace vederlo qui in Italia solo a questa età, e questo aspetto ci fa riflettere sul valore del campionato italiano".