Il giornalista Paolo Ziliani ha espresso un proprio commento, attraverso alcuni post pubblicati sul suo account 'X', in merito a quanto sta accadendo ai rossoneri, all'indomani di Milan-Feyenoord. Ecco, dunque, il suo pensiero.
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"“Ibra che vuole fare la storia ma non sa fare la squadra”. È questo il titolo con cui ieri avevo presentato il mio articolo di presentazione della giornata. Come sempre tirandomi addosso la rabbia e l’insofferenza di una parte di tifoseria rossonera che mi accusa di essere tenero (?) con gli altri top club e duro solo col Milan. Avevo invece semplicemente detto, e col senno di prima perchè col senno di poi sono capaci tutti, la sola cosa importante che andava detta. Rimarcando come Ibrahimovic, il dirigente che di fatto ha preso il posto di Paolo Maldini alla guida del club, sia capace di dire unicamente trombonate lanciando proclami ridicoli come quello coniato in estate sul Milan “dominante” che avremmo visto all’opera".
"Ho detto: se il Milan fosse una società seria caccerebbe seduta stante Ibra & company. Purtroppo non lo è. Perchè se Ibrahimovic è lì è perchè qualcuno ce lo ha messo. E a mettercelo in sostituzione di Paolo Maldini (!) è stato Gerry Cardinale, uno cui occorrerebbe misurare il QI. Il quale Cardinale chissà come se la passa oggi. Ha comprato il Milan facendosi prestare i soldi dalla vecchia proprietà (il fondo Elliott), che quindi incombe sulla sua testa come una gigantesca spada di Damocle. E in men che non si dica gli uomini che ha scelto per guidare il club hanno portato il Milan a un gigantesco fallimento sportivo con annesso, ingente, inenarrabile danno economico. C’era una volta il Milan: storia di una caduta. Prossimamente su Netflix. Sconsigliato ai tifosi rossoneri deboli di cuore".
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