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Milan, arriva Carnesecchi? Van Basten emoziona. Bordata a Scaroni

Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 

Marco van Basten, ex calciatore del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del quotidiano 'de Volkstrant' in occasione della presentazione della serie tv a lui dedicata e denominata 'Basta': "Pensavo che se la caviglia si fosse ripresa, avrei potuto giocare a calcio fino a circa 41 anni. Ho dovuto fermarmi a 28 anni, ma volevo ancora dimostrare molto. Avevamo una squadra fantastica al Milan. È stato difficile non poter più partecipare".

Questa serie è basata sul libro pubblicato dal 'Cigno di Utrecht' qualche anno fa e avrà come attore protagonista Chris Peters, che per l'appunto interpreterà Marco van Basten. Nell'articolo proposto da 'de Volkstrant' ci sono anche alcuni spezzoni del libro. Il primo riguarda una riflessione su sé stesso.

"Per anni non mi sono considerato una figura interessante. Più come un ragazzino normale che sapeva tirare calci alla palla piuttosto bene, finché non ho dovuto smettere a causa di una caviglia malandata. In realtà pensavo che tutta questa attenzione attirata da tutto questo fosse solo un peso. Giornalisti, tifosi, riflettori, messi su un piedistallo. Ho pensato che fosse una cosa esagerata. Fastidioso, a dire il vero. Mi ha distolto dal mio obiettivo: essere il migliore. E intendo proprio il meglio".

Poi parla anche del suo infortunio e delle difficoltà che gli ha provocato: "È buio. Mi trascino sulle piastrelle. Sulle mie mani e ginocchia. Devo fare pipì. Come una mucca. Ma non appena voglio andare troppo veloce, la mia vescica piena preme contro la mia coscia ed è quasi impossibile trattenermi. L'ultima cosa che voglio è pisciare nel water traboccante. Devo avere pazienza, perché ci vogliono almeno due minuti per arrivare al bagno... le soglie sono la parte più difficile, perché la mia caviglia deve scavalcarle senza sbattere contro niente".

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