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Milan, addio Origi: il 2026 è finalmente l’anno dei saluti

Milan, addio Origi: il 2026 è finalmente l'anno dei saluti
È stata un totale fallimento l'esperienza, cortissima, di Divock Origi, attaccante belga classe 1995, con la maglia del Milan. Ma economicamente molto remunerativa per lui, che ha vissuto per anni da ricchissimo separato in casa
Daniele Triolo Redattore 

Maggio 2022, il Milan ha appena vinto il 19° Scudetto della sua storia. Olivier Giroud ha fatto la differenza, come ci si auspicava. Giocando, però, per gran parte della stagione da titolare. Preso, infatti, per essere l'alternativa a Zlatan Ibrahimović, il francese si è ritrovato praticamente sempre in campo visto che lo svedese, intorno a metà annata, ha iniziato a pagare troppo dazio ad un ginocchio ballerino.

Milan, la (triste) storia dell'acquisto di Origi

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Paolo Maldini e Frederic Massara, all'epoca direttore tecnico e direttore sportivo del Milan, concordano su un punto: serve un attaccante. Ma il club rossonero è in fase di transizione: sta per passare dal fondo Elliott ad un altro fondo statunitense, RedBird. Il budget è quello che è: poco, quasi inesistente e praticamente tutto derivante dalla qualificazione dei rossoneri alla Champions League. Bisogna, quindi, guardare alle occasioni, magari ai parametri zero. E, in lizza, ce ne sono due interessanti.


Uno è Randal Kolo Muani, classe 1998, in uscita dai francesi del Nantes da svincolato. L'altro è Divock Origi, classe 1995, che sta lasciando il Liverpool con l'appellativo di 'Legend', leggenda. Con i 'Reds', infatti, Origi è risultato decisivo nella conquista della Champions League 2018-2019: ha segnato il gol del 4-0 nel ritorno della semifinale contro il Barcellona ad 'Anfield' e poi punito anche i londinesi del Tottenham con la rete del 2-0 nella finale disputata a Madrid, nello stadio 'Metropolitano', casa dell'Atlético.

Preferito a Kolo Muani, segna 2 gol in un anno orribile

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Maldini e Massara optano per Origi. Ritengono che il Milan, per la Champions e per il campionato, abbia bisogno di un campione di quel calibro. Che possa portare gol, assist, certo, ma soprattutto qualità ed esperienza al gruppo. Ecco, Origi non sarà nulla di tutto questo. Gioca con il Milan una stagione, la 2022-2023, pessima. Due chicche: gol e assist nel 4-1 al Monza, a 'San Siro', il 22 ottobre 2022 e una bellissima rete in occasione della sconfitta, sempre interna, per 2-5 contro il Sassuolo il 29 gennaio 2023. Due perle in un mare (36 presenze) di mediocrità.

Retrocesso nel Milan Futuro, sparisce dai radar

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Il Milan, quindi, lo presta - nella stagione successiva - al Nottingham Forest, appena tornato in Premier League, convinto che l'aria dell'Inghilterra lo rigeneri. Invece nulla. Il Forest non lo riscatta neanche per 5 milioni di euro e lo rispedisce a Milanello. Ma Origi, al centro sportivo del Milan, non si rivedrà più. Ibrahimovic, nel frattempo divenuto Senior Advisor di RedBird per il club, annuncia, in una conferenza stampa dell'estate 2024, che Origi - così come l'altro esubero Fodé Ballo-Touré - farà parte della rosa del Milan Futuro, la neonata Seconda Squadra rossonera, iscritta al campionato di Serie C.

Stipendio da 4 milioni ... percepito fino ad oggi regolarmente

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Ma Origi non si allenerà mai neanche una volta agli ordini di mister Daniele Bonera. Da quel momento sparisce dalla scena. Non lo vede più nessuno. Viene avvistato un paio di volte tra Roma e Firenze ad allenarsi con un preparatore atletico personale, messo a disposizione dal Milan. Quel Milan che, in tutti questi anni, non ha mai smesso di riconoscergli un lauto stipendio: Origi, infatti, nel 2022 firmò un contratto quadriennale da 4 milioni di euro netti a stagione più bonus. Cifra che ha continuato a percepire dai rossoneri fino a poco tempo fa. Si perché è recente la notizia dell'accordo per la risoluzione di contratto tra i rossoneri e Origi, anticipando la scadenza di giugno. Il Milan si è liberato così, con l'inizio del nuovo anno, di una zavorra mica da poco.