In mattinata, poi, è tornato un po' il sereno a Milanello. Gli esami strumentali a cui Maignan si è sottoposto, unitamente all'altro infortunato di serata, Strahinja Pavlović, per fortuna non hanno evidenziato lesioni muscolari. Per entrambi. Ora resta da capire, però, per quanto tempo sarà assente il transalpino dai pali della porta rossonera. Anche se non c'è lesione muscolare, lo storico infortuni di Maignan invita, tutti, giocatore e staff medico in primis, ad utilizzare enorme cautela. Il rientro non va affrettato. Meglio fermarsi ora per un mese, un mese e mezzo, invece di dare forfait, magari, per 3-4 mesi nel momento clou della stagione.
Milan, no Maignan? Spazio a Torriani
—Sicuramente, però, a partire da Udinese-Milan (e si vedrà poi per quante partite), il Diavolo dovrà fare a meno del suo capitano. La fascia finirà in buone mani, quelle di Rafael Leão, quando rientrerà dal suo infortunio al soleo (maledetto polpaccio, sembra una condanna in casa rossonera ...), ma la porta? In estate il Milan ha cambiato il suo secondo portiere. Marco Sportiello è tornato all'Atalanta e, al suo posto, è giunto dalla Fiorentina l'esperto Terracciano, classe 1990, che ieri ha fatto per giunta il suo (buon) debutto ufficiale con il Milan.
Ora, senza nulla togliere al buon Terracciano, validissimo estremo difensore con un passato di discreto livello nel massimo campionato tra Empoli e Firenze, riteniamo che il Milan - ora - debba essere coraggioso e, per sostituire Maignan per l'intera durata della sua assenza, puntare su Lorenzo Torriani. Il portierino classe 2005 a Milanello raccoglie tantissimi consensi. Al punto che, nell'ultimo calciomercato estivo, il club rossonero ha respinto al mittente la proposta pervenuta dai francesi dell'Olympique Lione.
Paulo Fonseca, allenatore che l'anno passato aveva 'scoperto' Torriani nel Milan, portandolo con la Prima Squadra in tournée negli U.S.A.. Successivamente, lo ha fatto esordire prima in Champions League, in Milan-Liverpool 1-3 a settembre. Quindi, in Coppa Italia, in Milan-Sassuolo 6-1 di dicembre. Lo avrebbe voluto all'OL per sostituire Lucas Perri. Nulla da fare, il Milan ha detto di no e Torriani è rimasto in rossonero.
Fonseca lo voleva a Lione, il Milan l'ha blindato fino al 2030
—Finora, mai convocato per la Prima Squadra di Allegri causa un problema fisico, ieri Torriani ha giocato titolare tra i pali della porta del Milan Futuro di Massimo Oddo, vittorioso 2-1 a Pavia nella prima trasferta stagionale in Serie D. Ceduti Lapo Nava e Noah Raveyre e con Alessandro Longoni in scadenza di contratto, Torriani è il portiere più promettente del Diavolo. E, forse, più pronto tra tutti quelli rimasti nelle giovanili del Milan.
Con l'atteggiamento e il carattere idonei ad assumersi, sulle spalle, la responsabilità e l'onere di rimpiazzare un gigante come Maignan. Allegri, grande gestore di campioni, non disdegna di lanciare giovani nel grande calcio. Il nostro auspicio? Che possa fare come il 25 ottobre 2015, quando, al posto dello spagnolo Diego López, il compianto Siniša Mihajlović fece debuttare con i grandi uno sbarbatello 16enne di nome Gianluigi Donnarumma. Magari farà una carriera simile.
Il Milan crede in Torriani. A maggio scorso gli ha rinnovato il contratto fino al 30 giugno 2030. Adesso è arrivato il momento di dimostrare, effettivamente, quanto la società e l'allenatore puntino su di lui per il post Maignan (il cui rinnovo, al contrario, è ben lontano dall'essere siglato). Se non ora, quando?
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