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Fondazione Milan in campo con i giovani detenuti a Nisida

La visita di una delegazione del Milan al carcere minorile di Nisida, foto @acmilan

Oltre alla sfida di stasera contro il Napoli al San Paolo, il Milan, attraverso la propria Fondazione, è sempre attivo anche nel lato sociale. Ecco il comunicato dei rossoneri sulla visita al carcere minorile di Nisida

Donato Bulfon

Fonte: @acmilan

Napoli, 18 novembre 2017 - Questa mattina il direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli,i portieri rossoneriAntonio Donnarumma e Marco Storari, hanno fatto visita al carcere minorile di Nisida, accompagnati dal direttore dell’istituto penitenziario Gianluca Guida, nell’ambito del progetto “Sport for Change”ideato e promosso da Fondazione Milan.

Fondazione Milan, nel 2013, ha deciso di aprire un presidio in un contesto particolare come quello di Napoli, attivandosi con le reti istituzionali per dare ai ragazzi detenuti la possibilità di riprendere in mano la propria vita. Attraverso la pratica sportiva e la frequenza di corsi e laboratori ai giovani coinvolti dal progetto vengono forniti gli strumenti per riscoprire i valori fondamentali da cui ripartire: onestà, solidarietà e rispetto civico e sociale.

Il presidio di Sport for Changedi Napolicrea occasioni di formazione, oltre che di incontro e dialogo, sia per i ragazzi detenuti nel carcere minorile di Nisida, che hanno già scontato un terzo della loro pena e che hanno avuto il permesso di frequentare corsi di formazione professionale fuori dal carcere, sia per coetanei a rischio di dispersione scolastica segnalati dalle reti territoriali e dai servizi di zona.

In particolare l’iniziativa prevede attività sportiva sul campo con due allenamenti settimanali e attività laboratoriali su temi legati all’educazione e avviamento al lavoro. Le attività vengono costantemente seguite da uno staff multidisciplinare formato da un allenatore, uno psicologo e un educatore, e personale specializzato per i laboratori in collaborazione con la SSD EUROPA.

Nel corso dell’incontro il direttore Mirabelli ha dichiarato “Essere oggi a Napoli e aver avuto la possibilità di poter trascorrere dei momenti al fianco dei giovani in conflitto con la legge, è stata un’esperienza molto forte dal punto di vista umano. Sono convinto e credo fermamente che lo sport insieme ad altre realtà come la musica o il teatro possano tirar fuori il lato migliore dei ragazzi ed imprimere dei valori e delle regole che, in seguito alle gravi esperienze vissute avevano perso. Questi saranno gli adulti del domani che daranno un contributo alla nostra comunità”.

 La visita di una delegazione del Milan al carcere minorile di Nisida, foto @acmilan

“Sono progetti importanti, e fa piacere a noi sostenere questo tipo di iniziative.– ha dichiarato Antonio Donnarummaal termine della visita della delegazione del Milan al carcere minorile di Nisida – “Si prova a fare di tutto per rendere felici i ragazzi. Lo sport può essere un sostegno importante nel percorso deiragazzi che cercano un riscatto sociale. Sentirsi parte di un gruppo e di una squadra aiuta a mettersi in gioco, ad avere fiducia negli altri e a essere più consapevoli delle proprie capacità, più sicuri di se stessi”.

Inoltre, Marco Storari ha sottolineato che “Basta davvero poco, per far divertire i ragazzi che vivono situazioni così difficili. Spero ci siano altre iniziative come quella vissuta oggi. Lo sport è educativo, riesce a togliere tanti ragazzi dalla strada. Siamo contenti del lavoro svolto da parte di Fondazione Milan”.

In conclusione il direttore del carcere, Gianluca Guida,ha affermato che “Il progetto, va avanti da oltre quattro anni ed è qualcosa di concreto che va incontro alle necessità dei ragazzi. Il progetto permette ai giovani di integrarsi con la città con la prospettiva di un futuro non soltanto lavorativo, ma anche di aiuto che permette loro di mettersi a disposizione come soggetti utili alla società, anche attraverso il lavoro all’interno delle scuole calcio. Oggi è stata una viva dimostrazione che lo sport, il calcio, unisce”.

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